
PRATO – Nel Macrolotto c’era una bisca ritenuta clandestina dagli inquirenti. Era gestita da più cittadini cinesi e veniva praticato il gioco d’azzardo clandestino, denominato Mahjong, profondamente radicato nel territorio della provincia pratese, strettamente connesso a dinamiche di illegalità economico-finanziaria.
Cinque cinesi sono stati denunciati e tutto il materiale rinvenuto, insieme ai soldi, sequestrato. L’individuazione della bisca è emersa nel corso di una articolata attività investigativa coordinata dalla Procura, nata da un’attività di osservazione e analisi informativa che aveva fatto emergere “un’anomala e rilevante presenza di clientela presso un locale riconducibile a soggetti di nazionalità cinese, frequentato nelle ore serali e notturne con modalità tali da lasciar presumere la perpetrazione di attività illecite”.
L’accesso ispettivo espletato da parte delle forze dell’ordine, nella prospettiva di verificare le attività svolte nello stabile, ha consentito di sorprendere quattro cittadini cinesi intenti a partecipare a partite di Mahjong, con correlata effettuazione di ingenti scommesse in denaro.
Durante il blitz delle forze dell’ordine sono state, infatti, rinvenute numerose mazzette di denaro contante riposte sui tavoli da gioco, nel mentre i presenti tentavano di occultare il denaro. Immediatamente, le operazioni di gioco sono state interrotte per procedere all’identificazione di tutti i presenti, alla perquisizione dei locali e alla contestuale acquisizione delle fonti di prova.
L’intervento, avviato in tarda serata e protrattosi fino alle prime luci dell’alba, si è concluso con il sequestro di circa 4.000 euro in contanti, rinvenuti sui tavoli da gioco, nonché di 672 tessere da gioco del Mahhjong, 21 dadi, 16 bacchette in legno, 2 tappeti e 4 tavoli da gioco, di cui uno di tipo elettronico, strumenti funzionali all’organizzazione del gioco d’azzardo clandestino. Il titolare/gestore della bisca e quattro giocatori sono stati denunciati per i reati di esercizio e partecipazione a giochi d’azzardo.
Il procuratore di Prato, Luca Tescaroli, in una nota spiega: “Il fenomeno del gioco d’azzardo clandestino, in stretta correlazione con flussi irregolari di denaro contante, si configura quale terreno fertile per la proliferazione di attività illecite e costituisce un chiaro indicatore di pericolosità sociale ed economica, imponendo l’adozione di strategie investigative incisive e coordinate”.