
BOLOGNA – Cinque persone sono state indagate della Procura di Bologna per l’esplosione verificatasi il 9 aprile 2024 presso la centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi, sul lago di Suviana. Lo scoppio causò la morte di sette lavoratori impegnati nel collaudo di un generatore. Nella vicenda rimasero coinvolti anche sei feriti, per lo più ustionati molto gravi.
La svolta di oggi, 7 maggio 2025, porta dunque alla cancellazione della voce ”ignoti” dal fascicolo aperto dai pm bolognesi con l’ipotesi di disastro colposo, omicidio colposo sul lavoro plurimo e lesioni colpose sul lavoro. Secondo quanto si apprende, l’iscrizioni degli indagati nell’apposito registro sarebbe stata effettuata in vista di un accertamento irripetibile che dovrà essere fatto per capire l’esatta dinamica dell’accaduto.
L’esplosione avvenne a circa 60 metri di profondità, quando un alternatore da circa 150 tonnellate venne sbilanciato, provocando la vibrazione dei macchinari, l’innesco della scintilla e la conseguente esplosione. Questa l’ipotesi che ha preso corpo sin dalle ore successive al disastro: ora toccherà proprio all’inchiesta stabilire l’esatta successione degli eventi.