
VENEZIA – Eusebio Di Francesco, allenatore del Venezia e profondo conoscitore di calcio, ripete che la partita con la Fiorentina sarà decisiva per la permanenza in A dei lagunari. Il problema? Che anche per i viola sarà un match da dentro o fuori, ossia in Europa o no nella prossima stagione, dopo l’eliminazione dalla Conference League ad opera del Betis Siviglia. Settecento tifosi viola ci credono e saranno in Laguna. Morale? Stasera (ore 18,30, diretta su Dazn) alla Fiorentina, priva di Moise Kean, il suo attaccante migliore, servirà la partita perfetta. Quella partita che non è stata fatta contro il Betis anche per le scelte del riconfermato allenatore, capace di andare a giocare i tempi supplementari, ovviamente decisivi, senza la formazione migliore.
Sarà una Fiorentina, come detto, che dovrà fare a meno di Moise Kean. L’attaccante, infatti, non ha recuperato dal problema fisico accusato nei minuti finali della gara contro il Betis di giovedì scorso e non è dunque partito coi compagni per la trasferta in terra veneta.
Il forfait del numero 20 costringerà così il tecnico Raffaele Palladino a dover presentare una linea offensiva con Gudmundsson e Beltran, e i classe 2006 Caprini e Rubina come uniche vere alternative in termini di punte. Per il resto rispetto agli undici scesi in campo nella semifinale di ritorno di Conference si rivedranno Pablo Marì in difesa e Ndour a centrocampo, con ballottaggio Adli-Richardson per il ruolo di regista, e con la coppia Dodo-Gosens come esterni
VENEZIA – Servono punti, come ribadito, ai veneziani per riuscire a restare a galla nella sfida per restare in serie A. E la truppa di Di Francesco si prepara ad affrontare la Fiorentina con i soli Duncan e Sagrado fuori rosa (oltre a Svoboda che ha da tempo dato l’arrivederci al prossimo anno). In porta, su questo il tecnico lagunare è stato chiaro, resterà Radu, nonostante Stankovic abbia recuperato dall’infortunio e sia pronto a tornare a sfoderare le prestazioni che ha fatto conoscere nella prima fase di campionato.
IDZES – In difesa, ad affiancare il capitano Idzes, saranno Schingtienne (in vantaggio su Marcandalli e Sverko) e Candè. A centrocampo, sugli esterni sono in vantaggio Zerbin ed Ellertsson rispetto ad Haps, Zampano e Carboni, mentre tra i centrali Nicolussi Caviglia è l’inamovibile perno attorno a cui ruoteranno Doumbia (che dovrebbe esser preferito a Busio) e Kike Perez (in ballottaggio con Condè). Davanti, sebbene Oristanio sia in netta crescita, dovrebbero partire Yeboah e Gytkjaer (quest’ultimo preferito al poco incisivo Fila).
TRE PUNTI – Detto tutto questo, la Fiorentina, stasera, non può sbagliare. Perchè non centrando l’Europa la stagione diventerebbe davvero fallimentare. Quel che di buono è stato fatto (le esaltanti vittorie al Franchi con Roma, Inter e Juve, tante per ricordare le più prestigiose) svanirebbe nel nulla. E resterebbe il problema della conferma, seza coppe dei giocatori più prestigiosi, a cominciare da Kean. Ma lo stesso De Gea, molto probabilmente, si vedrebbe costretto a “traslocare”. Oltre agli altri da riscattare. Per non parlare di Dodò, ora corteggiatissimo da molti club. Insomma, per evitare un’estate di “macerie”, la Fiorentina deve vincere a Venezia. Poi battere il Bologna. E andare a prendere gli ultimi tre punti, nell’ultimo turno, a Udine. Dai Fiorentina. Ora non puoi tirarti indietro!
Le probabili formazioni
VENEZIA (3-5-2): Radu; Schingtienne, Idzes, Candè; Zerbin, Doumbia, Nicolussi Caviglia, Kike Perez, Ellertsson; Yeboah, Gytkjaer. Allenatore: Di Francesco
FIORENTINA (3-5-2): De Gea; Pongracic, Marì, Ranieri; Dodo, Mandragora, Richardson, Fagioli, Gosens; Beltran, Gudmundsson. Allenatore: Palladino
ARBITRO: Marchetti di Ostia Lido