
LONDRA – Accordo fra Regno Unito e Unione Europea, stamani 19 maggio 2025, sul partenariato per la sicurezza e la difesa, ossia una dichiarazione di solidarietà Gb-Ue e un’intesa comune su temi che vanno dalla difesa commercio, dalla pesca alla mobilità giovanile.
Appena diffusa la notizia, si è scatenata la polemica a Londra. I primi dettagli emersi hanno scatenato le dure reazioni da parte dei Conservatori britannici: la leader Kemi Badenoch si è detta “molto preoccupata”. “Stiamo tornando a essere soggetti alle regole di Bruxelles – ha dichiarato – e senza dettagli su limiti o tempi per la mobilità giovanile, i timori di un ritorno alla libera circolazione non faranno che aumentare”. Il trumpiano Reform guidato da Nigel Farage parlano di “resa” britannica all’Unione e di marcia indietro rispetto alla Brexit.
Ma di che cosa stiamo parlando? Come sottolinea la Bbc, l’accordo post-Brexit raggiunto prevede tre punti chiave fra gli altri:
– Un patto sulla sicurezza tra Londra e Bruxelles, alla luce delle tensioni internazionali e in particolare del conflitto tra Russia e Ucraina;
– Un’intesa sull’allineamento in materia veterinaria (per ridurre le barriere nell’interscambio commerciale dell’agroalimentare);
– Un accordo sulla mobilità giovanile con visti facilitati validi 4 anni per gli under 30, ma senza un ritorno alla libertà di movimento in vigore prima del divorzio britannico dall’Unione.
– Estensione a 12 anni delle intese sulla pesca (rispetto ai sette di cui si era parlato in precedenza) , fortemente sostenute dall’Ue e soprattutto dalla Francia. Secondo Sky News, l’accordo su questo dossier non comporta alcuna riduzione della quota di pesca britannica né un aumento della quota per i Paesi Ue.