
FIRENZE – Affitti brevi: nel nuovo regolamento, su quale è in corso la discussione in Consiglio comunale, è stato inserito un auto-emendamento della giunta per cui la moratoria di tre anni per mettersi in regola è estesa anche ai parametri relativi alle dimensioni delle singole stanze.
Si tratta dell’unica sostanziale novità rispetto a quanto è stato presentato lo scorso 8 aprile: tra le caratteristiche del regolamento il minimo di 28 metri quadrati ad appartamento e la creazione di una task force per i controlli. L’ambito di applicazione è per gli immobili con una locazione con finalità turistiche. Per l’area Unesco continua a valere il divieto di frazionamenti nelle case sotto i 50 metri quadrati.
Nel dettaglio il nuovo regolamento prevede – per poter fare locazione turistica breve – una superficie minima di 28 mq con rilevatori gas e Co2 e estintori ogni 200 mq. Inoltre le camere devono avere delle dimensioni minime: 9 mq per una singola, 14 per la doppia. Anche la cucina non può essere più piccola di 9 mq. Il Cin dovrà essere visibile sul campanello.
Agli articoli 3 e 4 del regolamento si parla anche delle sanzioni. In caso di irregolarità ci sarà una sospensione che poi potrà diventare decadenza. Proprio la decadenza scatterà in cinque ambiti specifici: l’inattività dell’immobile superiore a un anno, in caso di terza sanzione, se sarà accertata una evasione della tassa di soggiorno, se si troverà all’interno casi di lavoro irregolare e non avverrà il ripristino delle condizioni minime. Il nuovo regolamento prevede l’obbligo di autorizzazione quinquennale per ogni unità immobiliare, e legata al proprietario e all’immobile: in caso di compravendita perde validità.
Le regole scattano per coloro che hanno avviato un’attività dal 2025: per chi lo ha fatto prima dell’1 gennaio scorso ci saranno appunto tre anni di tempo per chiedere l’autorizzazione e, se necessario, mettersi in regola. Tra i documenti richiesti ci sono anche dati identificativi, Ape, possesso dei requisiti antimafia (per imprese e società), conformità edilizia, igienico-sanitaria, il rispetto di regolamenti edilizi, sanitari, ambientali: in caso di violazioni le multe possono arrivare fino a 10.000 euro (da un minimo di 1.000 euro).