Toscana Post Toscana Post
Toscana Post Toscana Post
Argentina: l’ex brigatista Leonardo Bertulazzi rimesso in libertà. I giudici di Buenos Aires: “Ha ancora lo status di rifugiato”

Argentina: l’ex brigatista Leonardo Bertulazzi rimesso in libertà. I giudici di Buenos Aires: “Ha ancora lo status di rifugiato”

Leonardo Bertulazzi, di nuovo libero in Argentina (Foto d’archivio)

BUENOS AIRES – Avrebbe ancora lo status di rifugiato, l’ex brigatista Leonardo Bertulazzi. Per questo è tornato in libertà, in Argentina, nome di battaglia ‘Stefano’, membro della colonna genovese delle Brigate rosse, condannato a 27 anni di reclusione in Italia per il sequestro dell’ingegnere navale Piero Costa, del 12 gennaio 1977.

La seconda Camera federale di Cassazione di Buenos Aires, con la firma dei giudici Alejandro Slokar e Angela Ledesma e il dissenso di Guillermo Yacobucci, ha ordinato la scarcerazione di Bertulazzi accogliendo un ricorso della difesa e riconoscendo che la revoca dello status di rifugiato decretata dal governo dell’ultraliberista Javier Milei non era effettiva al momento dell’arresto, il 29 agosto, quando fu prelevato dal suo appartamento nel quartiere Monserrat, a Buenos Aires.

Nella decisione si rilevano inoltre elementi di “arbitrarietà” e considerazioni “dogmatiche” nelle sentenze di primo grado e di appello che avevano negato la scarcerazione del brigatista. I giudici hanno tenuto conto inoltre del fatto che al momento dell’esecuzione della misura restrittiva l’uomo “viveva insieme alla moglie da oltre 20 anni nello stesso domicilio del quale è proprietario”.

Bertulazzi aveva ottenuto lo status di rifugiato nel 2004 sotto il governo di Néstor Kirchner (centro-sinistra), dopo che nel luglio 2003 il giudice federale María Servini de Cubría aveva stabilito che doveva essere rilasciato perché la giustizia italiana lo aveva condannato “in contumacia”, un’opzione non prevista dalle leggi processuali argentine. Il 29 agosto scorso, mezz’ora prima di essere arrestato, l’uomo si era visto revocare la decisione amministrativa che sostiene il suo status di rifugiato, una misura tuttavia non completa.

Perché, come spiega l’avvocato specializzato in diritti umani Rodolfo Yanzón, la perdita definitiva dello status dipende dalla conferma delle autorità giudiziarie. Dalla sentenza di scarcerazione, emerge tra l’altro che il giudice Slokar ha fatto riferimento all’effetto sospensivo dei ricorsi amministrativi e giudiziari contro la decisione del 29 agosto scorso, che considerava terminato lo status di rifugiato politico, sottolineando l’affermazione della difesa secondo cui: “dato che si è dentro il termine di 180 giorni per presentare un ricorso, la garanzia di non respingimento deve essere rispettata finché il termine non è definitivo”.

Condividi articolo

Altre notizie di Cronaca

Fisco, dl legato alla manovra: dal bonus Natale al concordato. E rinvio rate per l’acconto

Fisco, dl legato alla manovra: dal bonus Natale al concordato. E rinvio rate per l’acconto

5 Dicembre 2024 | 22:04
Scandicci: picchiò anziana madre che poi morì in ospedale. 56enne condannato a 6 anni e 8 mesi

Scandicci: picchiò anziana madre che poi morì in ospedale. 56enne condannato a 6 anni e 8 mesi

5 Dicembre 2024 | 22:03
Roma: bambino di 11 anni muore precipitando dalla finestra di casa al decimo piano

Roma: bambino di 11 anni muore precipitando dalla finestra di casa al decimo piano

5 Dicembre 2024 | 21:50
Firenze: caos traffico per stop tramvia e  incidente al Piazzale Michelangelo

Firenze: caos traffico per stop tramvia e incidente al Piazzale Michelangelo

5 Dicembre 2024 | 21:44
Francia, Macron in Tv: “Non mi dimetto. Resterò fino a fine mandato”

Francia, Macron in Tv: “Non mi dimetto. Resterò fino a fine mandato”

5 Dicembre 2024 | 21:28
Leggi tutti