
FIRENZE – Una festa, ma anche una lezione sull’Arno. Protagonisti 200 bambini delle scuole di Firenze alla scoperta del fiume in tre punti d’osservazione privilegiati: la sede della società Canottieri Comunali, accanto al ponte Da Verrazzano, all’Anconella, fra l’acquedotto e l’Albereta, e alle cascine, vicino alla passerella pedonale. Tutti invitati dall’Autorità di bacino dell’Appennino Settentrionale, guidato dal segretario generale, Gaia Checcucci, nel segno del grande progetto “Un fiume per amico”, portato avanti da oltre 15 anni con l’amministrazione comunale di Firenze nel quadro del progetto “Le chiavi della città”, promosso d’intesa con l’assessorato all’educazione.
Hanno partecipato le classi delle scuole primarie Niccolò Acciaioli e Don Lorenzo Milani, ospiti della Società Canottieri Comunali, dove hanno potuto vivere l’esperienza unica della navigazione sull’Arno grazie ai Dragon Boat”, messi a disposizione e guidati dagli atleti che si allenano e vincono con i colori della storica società. All’Anconella è stata invitata la scuola primarie Kassel, mentre alle Cascine si sono ritrovate le primarie Anna Frank e Francesco Baracca, insieme agli studenti della secondaria Beato Angelico.
In tutte le occasioni, attraverso laboratori interattivi, in collaborazione con Legambiente, bambini e ragazzi hanno approfondito temi fondamentali come la tutela delle acque, la lotta ai cambiamenti climatici e il problema dell’inquinamento da plastiche e microplastiche.
L’Autorità, chiamata a custodire e programmare le difese dell’Arno, come di tutti gli altri bacini che rientrano nella sua giurisdizione – dalla Liguria alla Toscana, fino all’Umbria – ha voluto queste uscite sull’Arno invitando gli alunni a misurare la portata del fiume, ad andare a “caccia” di erbe spontanee, fiori e piante fluviali. Così com’è entrata nel raggio di osservazione la fauna, soprattutto gli uccelli, con l’airone cinerino in prima fila.
“Sono oltre 15 anni che conduciamo questa bella attività di educazione ambientale per le scuole primarie – ha scritto Gaia Checcucci in un messaggio inviato alle maestre – vogliamo andare avanti perché siamo convinti, come Autorità di bacino, d’investire sui ragazzi per far crescere cittadini consapevoli e rispettosi del fiume e dell’ambiente che lo circonda”.