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Autorità di bacino e Legambiente: fiumi toscani sorvegliati speciali. Oltre 3.400 rifiuti recuperati. Il 70% plastica

Autorità di bacino e Legambiente: fiumi toscani sorvegliati speciali. Oltre 3.400 rifiuti recuperati. Il 70% plastica

Gaia Checcucci, segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Appennino Settentrionale

(Foto Autorità di bacino)

L’Arno e i fiumi toscani sorvegliati speciali per l’inquinamento, in particolare causato delle plastiche. A un anno dalla firma del protocollo fra l’Autorità di bacino dell’Appennino Settentrionale e Legambiente Toscana, continua il lavoro per la salvaguardia degli ecosistemi fluviali.

Durante questo anno di lavoro sono stati recuperati 3.471 rifiuti in occasione di sette monitoraggi che hanno interessato i fiumi Mugnone-Terzolle, Sieve, Greve, Versilia, Bisenzio, Era e Ambra. Elevatissime le percentuali di polimeri artificiali rilevate: una media del 70% a sito, con picchi oltre l’80% per Bisenzio ed Era. La plastica si conferma quindi ancora una volta in vetta alla classifica dei materiali più dispersi nell’ambiente.

Un lavoro realizzato grazie al protocollo “Alleanza per il fiume“, sottoscritto nel giugno 2024 e che si rinnova fino alla fine del 2026 per portare avanti questo fondamentale lavoro di monitoraggio.

Una parte rilevante di questi rifiuti è stata censita durante le giornate di monitoraggio e raccolta organizzate da Legambiente con l’Autorità di Bacino, attraverso il sistema di ricerca denominato “River Litter“, che ha permesso di catalogare i rifiuti in termini di quantità e tipologia prima che abbiano effetto dannoso sugli ecosistemi marini. 

Il progetto, sostenuto dai fondi della legge “Salva Mare”, ha permesso di monitorare qualità e quantità dei rifiuti presenti sulle sponde dei fiumi e di far conoscere buone pratiche nelle scuole, per educare al rispetto degli ecosistemi fluviali, che trasportano al mare tutto quello che ricevono direttamente o dai suoi affluenti.

Grazie al protocollo si rafforzano anche le attività di collaborazione nelle scuole fiorentine. Al centro del progetto c’è la volontà di sensibilizzare le nuove generazioni sull’importanza della tutela degli ecosistemi fluviali, promuovendo comportamenti più consapevoli e rispettosi dell’ambiente.

L’”Alleanza per il fiume” continuerà fino a dicembre di quest’anno e per tutto il 2026, fino ad arrivare al bilancio finale che verrà tracciato durante un convegno divulgativo (previsto dalla legge “Salva Mare”) per illustrare e valutare i risultati ottenuti attraverso il programma sperimentale che comprende lo sviluppo di attività di monitoraggio e la divulgazione nelle scuole di comportamenti più consapevoli e responsabili.

Gaia Checcucci, Segretario Generale dell’Autorità di Bacino, commenta questo primo traguardo del percorso: “Non posso che esprimere soddisfazione per l’impegno comune manifestato. Ringrazio Legambiente Toscana per l’attività capillare che ha svolto al nostro fianco e che continuerà a svolgere fino alla fine dei tre anni di sperimentazione. Mi auguro che questa Alleanza, che con il nuovo protocollo si rafforza e si arricchisce di contenuti, possa proseguire anche in futuro ed essere di esempio a comunità ed istituzioni nazionali e locali. Del resto, l’accumulo di rifiuti negli ambienti naturali, e in particolare della plastica nei corsi d’acqua, rappresenta da sempre una grave minaccia per gli ecosistemi e la salute, problema noto al quale tutti noi cerchiamo di dare una prima risposta concreta e visibile attraverso iniziative come questa, che si inquadrano nella cornice della “Salva Mare” e conclude ribadendo che “A fine sperimentazione l’Autorità di bacino organizzerà, con il supporto tecnico-scientifico di Legambiente Toscana, un momento di confronto aperto, con tutti gli attori delle alleanze sottoscritte in questi tre anni, al fine di monitorare e valutare i risultati raggiunti nel triennio e portarli all’attenzione del Ministero dell’Ambiente, affinché la Legge Salva Mare possa essere rifinanziata nei prossimi anni per impostare nuove azioni di tutela dei nostri fiumi”.

Siamo soddisfatti e onorati del rinnovato percorso di collaborazione con l’Autorità di Distretto” – dichiarano Fausto Ferruzza e Federico Gasperini, rispettivamente Presidente e Direttore di Legambiente Toscana – “anche perché solo con un monitoraggio continuo e capillare dello stato di salute dei nostri ecosistemi fluviali riusciamo davvero a incidere sulla prevenzione e la riduzione dell’inquinamento marino, soprattutto da materie plastiche. Inoltre, questo progetto ha il merito di coniugare impegno civile e citizen science, in un momento cruciale per la messa in opera della conversione ecologica dei nostri stili di vita”.

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