
FIRENZE – Secondo l’ultimo aggiornamento del bollettino delle ondate di calore curato dal ministero della Salute, il giorno più critico sarà domani, venerdì 4 luglio 2025. 20 le citta’ da ‘bollino rosso’, compresa Firenze. Sabato 5 le citta’ da “bollino rosso” scenderanno a 15 ma resta sempre Firenze.
L’Italia infatti e’ ancora nella morsa di un vasto anticiclone africano esteso tra Atlantico, Mediterraneo ed Europa. Il clima rimane rovente, con temperature fino a +40 gradi su alcune zone del Centro-Sud e valori fino a 6-8 gradi oltre la media stagionale. Tuttavia infiltrazioni di aria fresca in quota innescheranno temporali pomeridiani su Alpi, Appennino e zone interne delle Isole Maggiori. Nel fine settimana l’alta pressione si ritirera’ progressivamente verso l’Atlantico, mentre una saccatura depressionaria si avvicinera’ all’Europa centro-occidentale.
Sabato ancora caldo e soleggiato con qualche temporale, ma domenica e’ atteso un peggioramento al Nord con l’arrivo di aria piu’ instabile e una graduale attenuazione del caldo, specie sulle regioni settentrionali. Una perturbazione nella prima parte della prossima settimana dovrebbe interessare il Centro-Nord con temporali e rovesci sparsi, mentre il Sud restera’ piu’ ai margini. L’ingresso di aria piu’ fresca dietro il fronte instabile favorira’ un calo termico generalizzato, riportando le temperature in media o leggermente sotto, con clima piu’ gradevole su gran parte del Paese.
Sempre molto elevate le temperature massime, specie quelle percepite: domani sono attesi 38 gradi a Firenze e 37 a Bologna, Brescia, Frosinone, Latina, Perugia, Roma e Verona; sabato ancora picchi di 37 a Firenze e Latina. Intanto Marina Calderone, ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, commenta il nuovo protocollo sulle condizioni climatiche estreme, che ha firmato ieri insieme alle associazioni di categoria e alle parti sociali. Il documento introduce una serie di misure per proteggere i lavoratori esposti alle alte temperature e garantire la continuita’ delle attivita’ produttive in sicurezza.
“Il fatto che ieri si sia giunti alla sottoscrizione del protocollo per la gestione delle emergenze climatiche, non solo del caldo – commenta – e’ un fatto importante, avviene a distanza di quasi cinque anni dalla firma dell’ultimo protocollo, che poi era il protocollo Covid”.