
FIRENZE – Un testimone dell’omicidio di Maati Moubakir, il 17enne di Certaldo (Firenze) che dopo la discoteca fu inseguito e accoltellato dal branco che lo aveva scambiato per un altro ‘da punire’, è stato interrogato oggi, 9 maggio 2025, in incidente probatorio, a causa delle minacce ricevute.
Il teste ha ripetuto il suo racconto su ciò che successe a Campi Bisenzio la notte del 29 dicembre 2024. L’uomo era stato già ascoltato dagli investigatori a gennaio e grazie alle sue dichiarazioni, incrociate coi filmati della videosorveglianza, furono arrestate, in esecuzione di una misura cautelare, sei giovani. Da allora, sono in carcere per la morte di Maati Moubakir oltre al campano Diego Voza di 18 anni, il fiorentino Denis Alexander Ekani Effa di 22 anni, il pratese Denis Mehmeti di 20 anni, i fiorentini Khalid El Fassi di 21 anni, Ismail Arouizi di 20 anni, Francesco Pratesi di 18 anni. C’è un altro indagato ma è a piede libero. Per tutti, l’accusa è concorso in omicidio volontario aggravato dall’aver agito per futili motivi e con crudeltà.
Per le affermazioni fatte il testimone ha ricevuto minacce. Da qui la decisione della procura di ascoltarlo nella forma dell’incidente probatorio, in modo da cristallizzare la prova testimoniale e poterla utilizzare nel futuro processo. Quella sera il teste avrebbe visto un gruppo di giovani che scappava dal branco. Uno dei fuggitivi – verosimilmente Maathi -, rimase indietro, fu raggiunto e picchiato con pugni e con un casco. Il testimone notò che alcuni aggressori mimarono il gesto dell’accoltellamento ma non ha visto la lama. La vittima era Maati: il testimone lo avrebbe riconosciuto successivamente grazie alle foto pubblicate sui giornali.
Il ragazzo riuscì a divincolarsi e pur già ferito a salire sull’autobus per tornare a casa, alla fermata di via Tintori nel centro di Campi. Ma anche i suoi killer salirono a bordo e lo pugnalarono – al cuore il fendente mortale – e morì nella strada. L’udienza è andata avanti per oltre tre ore.