
FIRENZE – E’ stata annullata dal Tar della Toscana, come scrive La Nazione oggi 15 maggio 2025, la sanzione disciplinare inflitta il 5 novembre scorso dal Dap (Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria) all’ex direttrice del carcere fiorentino di Sollicciano Antonella Tuoni. All’ex direttrice erano stati fatti addebiti sulle gravi criticità strutturali e igienico-sanitarie nel penitenziario rilevate nel corso di due ispezioni, a marzo e giugno 2024 e in base a un’ordinanza del magistrato di sorveglianza di Firenze del luglio scorso.
I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso contro il ministero della Giustizia presentato dai legali della dottoressa Tuoni che con la sanzione ha subito una riduzione del quinto dello stipendio per sei mesi, condannando anche il ministero alla restituzione delle somme trattenute alla dirigente, da febbraio nominata alla guida del carcere di Arezzo dopo che non le è stato rinnovato l’incarico a Sollicciano che guidava novembre 2020.
Sarà invece una consulenza tecnica d’ufficio a calcolare il risarcimento del danno, che gli avvocati dell’ex direttrice di Sollicciano attestano intorno ai 30mila euro. Riguardo alla motivazione, il Tar ha ritenuto fondate le “censure di difetto di istruttoria e di insufficienza di motivazione” del provvedimento contestate dai legali di Tuoni, “dal momento che, a fronte delle giustificazioni formulate dall’incolpata, gli atti conclusivi del procedimento disciplinare non distinguono adeguatamente tra le criticità che, necessitando interventi di manutenzione straordinaria, esulavano dalla sfera di competenza e di responsabilità dell’incolpata, e quelle che, invece, avrebbero potuto essere risolte attraverso interventi di manutenzione ordinaria o misure di organizzazione e gestione del personale e non motivano in ordine alle difese dell’interessata relative alla mancanza delle risorse umane e finanziarie necessarie per l’esecuzione dei necessari interventi”.
In motivazione, tra le circostanze a sostegno della motivazione, anche che un’ispezione fatta a Sollicciano del gennaio 2020 “non aveva condotto all’adozione di sanzioni disciplinari” contro il direttore dell’epoca: in quella occasione fu “evidenziato che per le ‘gravi (in taluni casi gravissime) carenze strutturali, del tutto analoghe a quelle riscontrate” nell’ispezione di marzo 2024, “erano stati attivati ‘rilevanti interventi di ristrutturazione straordinaria – anche con il coinvolgimento della Direzione generale del personale e delle risorse – al fine di tamponare le criticità strutturali riscontrate”.