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Certaldo, nasce il comitato “A – Maati, amati e riuscirai ad amare” dalla forza della mamma e di un gruppo di genitori, contro la violenza e l’odio

Certaldo, nasce il comitato “A – Maati, amati e riuscirai ad amare” dalla forza della mamma e di un gruppo di genitori, contro la violenza e l’odio

Dalla volontà di alcune mamme e dalla forza della mamma di Maati è nato il comitato ”A-MAATI, amati e riuscirai ad amare”. Maati, il 17enne di Certado che è stato ucciso da un branco di coetanei con 5 coltellate il 29 dicembre 2024 a Campi Bisenzio perché scambiato, secondo quanto ricostruito dai responsabili delle indagini, per un’altra persona. Un’aggressione omicida per ‘sbaglio’, sinonimo di follia, violenza, assenza di rispetto verso l’altro e la vita. Ingiustificabile come e più di ogni gesto di violenza.
Il comitato nasce dalla mamma del giovane certaldese e da altri genitori di amici di Maati perché Maati continui a vivere attraverso di loro.
“Il comitato nasce dalla voglia di portare un messaggio di amore a ragazze e ragazzi – dichiara Silvia Baragatti, mamma di Maati e presidente del comitato “A-Maati, amati e riuscirai ad amare” – L’obiettivo è contribuire a ricostruire una società sana su macerie di emozioni sbriciolate dalla rabbia e dall’odio annidato dentro ognuno di noi. Il messaggio che daremo collaborando con le scuole, le amministrazioni, le associazioni sportive, sarà quello che Maati deve essere l’ultimo. Lotteremo contro ogni forma di violenza”.
Lo scopo del Comitato è quello di mantenere vivo il ricordo di Maati, onorarne la memoria, diffondere messaggi e valori contro ogni forma di violenza e razzismo, promuovere la cultura della legalità, educare al rispetto della vita umana, incoraggiare l’inclusione e l’integrazione tra i ragazzi al di là delle differenze sociali e culturali.
Sono molte le attività previste che il comitato vuole mettere in campo collaborando con le istituzioni scolastiche, le associazioni di volontariato, le associazioni sportive come ad esempio la creazione di gruppi di ascolto e di supporto agli adolescenti in modo da rafforzare la loro autostima. O ancora fornire loro strumenti validi per la gestione della rabbia, diminuire il loro senso di solitudine e rinsaldare il loro senso di appartenenza.
“Vorremmo creare eventi di aggregazione per gli adolescenti in ricordo di Maati – prosegue Silvia Baragatti – per incanalare la loro energia in azioni positive”.

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