
ROMA – Sul decreto sicurezza, le opposizioni vanno dritte all’attacco del governo, che pone la fiducia sul provvedimento alla Camera. La protesta scoppia anche in piazza e l’esecutivo difende l’intera linea, con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni che rivendica soddisfatta sui social: “Dicevano che era inutile, sbagliato, persino disumano. E invece, grazie alle nuove norme introdotte dal Decreto Sicurezza, in Italia sono già stati eseguiti i primi sgomberi immediati di immobili occupati abusivamente. Un risultato concreto, reso possibile da procedure che consentono finalmente un intervento veloce e il ripristino rapido della legalità. Avanti così, per tutelare i più deboli e difendere la proprietà privata”.
Alla premier fa eco il vice, Matteo Salvini, che rivendica “le proposte della Lega” inserite nel testo: “Finalmente ci siamo, chi occupa abusivamente una casa verrà sgomberato in 24 ore. La proprietà privata, frutto dei risparmi e dei sacrifici di una vita, è sacra! Dalle parole ai fatti!”.
In aula alla Camera le opposizioni vanno all’attacco con la deputata Pd Simona Bonafé che parla senza mezzi termini di “mero populismo penale”. “Con un iter condito dalla doppia tagliola degli emendamenti e le dichiarazioni di voto in Commissione – aggiunge la dem – di forzatura in forzatura, il governo continua a svilire il ruolo del Parlamento”. Per il capogruppo Pd in Commissione Giustizia, Federico Gianassi, il governo “violenta il codice penale” e per il collega di partito Tony Ricciardi il provvedimento “spegne la democrazia”.
“Per voi anche Gandhi deve finire in carcere – tuona in aula il capogruppo Avs in commissione Giustizia Devis Dori -, punite la resistenza passiva, fatta con i soli corpi delle persone, date super poteri ai questori che si possono sostituire al magistrato e questo decreto è un inaccettabile accanimento verso chi protesta”.
Il M5S presidia la discussione generale a Montecitorio con dieci deputati iscritti a parlare e 100 minuti di attacco al Governo, cui assiste seduto in aula il presidente Giuseppe Conte. “Nessuna risorsa, solo norme repressive”, afferma il deputato pentastellato Federico Cafiero De Raho, che aggiunge: “Il decreto non assicura affatto maggiore Sicurezza in Italia”.
“Il governo Meloni ha smantellato gli strumenti con cui si combatte il crimine e con questo decreto colpisce gli spazi di espressione del dissenso – rincara la dose Gilda Sportiello -. La Sicurezza è un’altra cosa, non questo cumulo di aggravanti e reati messi a caso tanto per dire che qualcosa avete fatto”.
Mentre in aula il dibattito è infuocato, in strada, a poche centinaia di metri da Montecitorio va in scena la manifestazione ad alta tensione promossa dalla rete ‘No Dl Sicurezza – A pieno regime’: alcune centinaia di partecipanti al corteo, si radunano in piazza Barberini, poi percorrono un tratto di via del Tritone, in direzione del Parlamento, fino allo scontro con la polizia schierata in assetto antisommossa.
Secco il commento del capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Galeazzo Bignami: “Le tensioni tra manifestanti e polizia a Roma, nel corso della violenta protesta contro il Dl Sicurezza, conferma che l’obiettivo non è tanto opporsi a un provvedimento che noi consideriamo sacrosanto e necessario, ma contestare in maniera violenta il governo”.
“Quanto sta accadendo – conclude l’esponente di FdI – dimostra l’urgenza e la necessità di questo decreto Sicurezza per rafforzare la Sicurezza delle nostre donne e uomini in divisa che quotidianamente sono impegnati nella difesa dei cittadini”.