
PRATO – La Procura di Prato ha annunciato un nuovo sopralluogo, forse l’ultimo, per il 30 gennaio 2025, nel deposito Eni di Calenzano, dove il 9 dicembre scorso si verificò un’esplosione che ha causato la morte di cinque persone e il ferimento di altre ventotto – due delle quali ancora ricoverate in pericolo di vita e in coma farmacologico.
Le indagini, spiega oggi in un comunicato il procuratore di Prato Luca Tescaroli, “si sono nutrite del prezioso apporto dei carabinieri del Nucleo investigativo del reparto operativo del comando provinciale di Firenze, degli appartenenti all’ufficio Prevenzione, infortuni e sicurezza sui luoghi di lavoro dell’Ausl Toscana Centro – Calenzano e Prato e dei vigili del fuoco del comando provinciale di Firenze. Quest’ultimo reparto sta assicurando dal 9 dicembre la custodia e la vigilanza del deposito Eni, attività che assicurerà sino al 30 gennaio 2025”, la data individuata per l’ultimo sopralluogo che consentirà ai consulenti tecnici nominati dalla procura di ultimare i loro elaborati per individuare le cause del disastro.
“Sono stati e verranno effettuati perquisizioni, ispezioni e sequestri per consentite di individuare eventuali posizioni di garanzia e responsabilità in relazione ai fatti verificatisi”, conclude il procuratore Tescaroli.