CALENZANO (FIRENZE) – Proseguono le indagini della procura di Prato, guidata dal procuratore Luca Tescaroli, sull’esplosione al deposito Eni di Calenzano, avvenuta lo scorso 9 dicembre 2024 e costata la vita a cinque lavoratori.
Oggi, 23 dicembre, è stato svolto un nuovo sopralluogo al deposito Eni di Calenzano per dare una risposta ad alcuni interrogativi sollevati dai consulenti della procura. Il termine minimo per la maxi perizia è di 60 giorni, per questo gli accertamenti procedono a ritmo spedito. La Procura ha ordinato anche altre perquisizioni nei confronti di due lavoratori presenti al momento dello scoppio: si tratta del preposto di Sergen srl (la ditta che stava svolgendo i lavori di manutenzione tra la baia 6 e la 7) e un autotrasportatore che si stava approvvigionando alla stessa baia, e che ha premuto il pulsante di alert.
A entrambi sono stati sequestrati i cellulari, con l’obiettivo di ricostruire le fasi precedenti e successive al disastro.