FIRENZE – Il titolare di un deposito commerciale di prodotti energetici, avente sede nella provincia di Firenze, è stato indagato dalla Procura fiorentina con l’accusa di reati di sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici e frode nell’esercizio del commercio.
La Procura della Repubblica, avvalendosi di militari del comando provinciale della Guardia di Finanza, ha dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo, emesso dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo toscano, delle cisterne di stoccaggio di gasolio e del prodotto contenuto e degli automezzi intestati all’azienda.
Le attività investigative condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria avrebbero consentito di raccogliere, in diverse circostanze, spiega un comunicato del procuratore Filippo Spiezia, “gravi indizi a sostegno della tesi investigativa secondo la quale sarebbe stato consegnato all’utilizzatore finale prodotto energetico per autotrazione o da riscaldamento, precedentemente ed in maniera illecita, miscelato alla pensilina di carico con prodotto agevolato per l’agricoltura o che quest’ultimo prodotto sarebbe stato consegnato in luogo del gasolio per autotrazione o da riscaldamento”.
Durante l’esecuzione del provvedimento è stato sottoposti a sequestro prodotto energetico pari a circa 120.000 litri, 9 serbatoi di varia capacità e 4 automezzi intestati alla società e destinati al trasporto del gasolio.
L’indagine scaturisce da una verifica fiscale condotta dal Nucleo della Guardia di Finanza nei confronti dell’operatore economico, tesa a verificare il corretto adempimento degli obblighi in materia di accise, nel corso della quale sono stati sequestrati 30.332 litri di gasolio stoccata all’interno di due cisterne interrate, in quanto risultato illecitamente miscelato con sostanze denaturanti.