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Firenze, Museo Zeffirelli: nuovo allestimento immersivo della Sala Inferno

Firenze, Museo Zeffirelli: nuovo allestimento immersivo della Sala Inferno

La Sala Inferno (foto Museo Zeffirelli)

FIRENZE – Dal 20 gennaio 2025 i visitatori del Museo Zeffirelli di Firenze (Piazza San Firenze) potranno ammirare il nuovo allestimento della Sala Inferno. L’intervento, voluto da Pippo Zeffirelli, presidente della Fondazione Franco Zeffirelli e figlio adottivo del grande regista, prevede un rifacimento completo dei supporti che accolgono i bozzetti disegnati dal Maestro per il progetto cinematografico mai realizzato dedicato all’Inferno dantesco, insieme a un nuovo sistema di illuminazione che ne esalta il valore artistico e scenografico.

Questo intervento si inserisce in una serie di iniziative volte a rendere sempre più coinvolgente l’esperienza museale. Il Museo, che custodisce bozzetti, costumi, modellini e foto di scena realizzati da Zeffirelli in oltre 70 anni di attività tra teatro, opera e cinema, punta così a offrire una fruizione interattiva e immersiva.

Nel corso del 2024 la Fondazione Zeffirelli ha infatti già messo a disposizione dei visitatori due sale immersive multimediali. La prima, inaugurata a giugno dello scorso anno, intitolata “Viva l’Opera”, permette ai visitatori di scoprire e apprezzare in maniera coinvolgente e immediata il grande lavoro propedeutico alla messa in scena di alcuni degli spettacoli d’Opera prodotti dal Maestro. In particolare, sono stati digitalizzati, animati e proiettati sulle note dei rispettivi preludi, i bozzetti degli spettacoli: Elisir d’Amore e il Don Pasquale di Donizetti, Le astuzie femminili di Cimarosa, Cenerentola e L’Italiana in Algeri di Rossini, Pagliacci di Leoncavallo, Anthony e Cleopatra di Barber, La Cecchina ossia La buona figliola di Piccinni, il Falstaff di Verdi.

La seconda sala, proprio all’inizio del percorso museale, è dedicata a Maria Callas. Le arie cantate dalla Divina fanno da cornice all’animazione di foto di scena, foto di backstage e bozzetti realizzati da Franco Zeffirelli in occasione della collaborazione col grande soprano.

 Nell’animazione immersiva della sala sono stati inseriti i quattro tra i lavori più significativi che il Maestro realizzò al fianco di Maria Callas: Il Turco in Italia alla Scala nel 1955, la Traviata di Dallas del 1958, la Tosca del 1964 al Covent Garden e la Norma del 1965 all’Opera di Parigi. Nell’ottica della divulgazione, a fianco delle tre sale immersive multimediali – la Sala Inferno, Viva l’Opera e la Sala Callas -, la Fondazione Zeffirelli ha inoltre messo a disposizione dei visitatori dieci esperienze in realtà aumentata che consentono ai visitatori del museo di accedere in maniera interattiva ad alcuni materiali d’archivio non esposti. Dopo aver scaricato sul proprio smartphone o tablet l’applicazione gratuita “Zeffirelli Museo” i visitatori potranno inquadrare 10 opere selezionate e contrassegnate nel percorso museale, e avere individualmente accesso a una vera e propria narrazione accompagnata da materiali inediti come bozzetti, disegni, oggetti e foto di scena, testi, contributi audiovisivi.

Gli interventi di digitalizzazione degli ultimi mesi testimoniano l’impegno della Fondazione Zeffirelli nel valorizzare e rendere sempre più accessibile l’eredità artistica di uno dei grandi maestri del teatro e del cinema del Novecento.

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