
Giovanni Spadolini, nato a Firenze il 21 giugno del 1925, è stato un politico, storico e giornalista italiano. Direttore del “Il Resto del Carlino” e del “Corriere della Sera”, quindi segretario del Partito Repubblicano Italiano per quasi un decennio, nel 1981 il presidente Sandro Pertini lo nominò presidente del Consiglio dei ministri. Morì a Roma il 4 agosto del 1994. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, oggi 21 giugno 2025, lo ricorda così:
A cento anni dalla nascita, desidero rendere omaggio a una figura significativa della storia repubblicana, Giovanni Spadolini, che con il suo impegno intellettuale di ricerca nella sua qualità di docente di Storia contemporanea all’Università di Firenze, la sua azione di giornalista – fu, tra l’altro, direttore del Corriere della Sera – la sua sensibilità e dedizione, ha fortemente concorso al consolidamento delle istituzioni e al progresso della società e della politica italiana”.
Spadolini ha saputo coniugare l’esercizio di incarichi pubblici – fu Senatore a vita per meriti in campo scientifico, letterario e sociale – con l’attenzione allo sviluppo culturale, sociale e istituzionale del Paese, sollecitando meditate riflessioni sui percorsi di ammodernamento del nostro ordinamento democratico, sul dialogo fra le forze politiche, sul sistema dei rapporti internazionali.
Ministro per i beni culturali, Presidente del Consiglio dei Ministri, Ministro della Difesa e, infine, Presidente del Senato, fu protagonista di scelte importanti che hanno arricchito la vita democratica italiana.
A Spadolini si deve l’immenso lascito culturale ancora oggi fruibile attraverso l’attività della Fondazione Nuova Antologia, da lui istituita nel 1980, che mantiene vivo l’impegno che lo statista ha profuso nella promozione della cultura. Alla sua memoria si rivolge la riconoscenza della Repubblica.