
(Foto Autorità di bacino)
FIRENZE – La lotta all’inquinamento dei fiumi, e quindi alla salvaguardia del mare, attività di primaria importanza per l’Autorità di bacino Distrettuale dell’Appennino Settentrionale, guidata dal segretario generale, Gaia Checcucci, segna oggi, 31 gennaio 2025, due avvenimenti importanti. Il primo riguarda l’accordo di collaborazione siglato con l’Università di Firenze. Il secondo la raccolta di plastiche sul Bisenzio, a Prato, quinta tappa della campagna già avviata con gli interventi su Mugnone-Terzolle, Sieve, Greve e Versilia.
Grazie all’accordo con l’ateneo fiorentino, che riguarda la nuova collaborazione con i Dipartimenti di Ingegneria Civile e Ambientale e di Chimica dell’Università, l’Autorità di bacino dell’Appennino Settentrionale potrà disporre, a fine 2025 di un primo bilancio delle plastiche presenti nell’Arno, attraverso uno studio che sarà esteso a tutti i bacini fluviali della Toscana e del distretto. In particolare, verranno resi noti i dati delle varie campagne di raccolta delle plastiche avviate sul territorio o provenienti dai monitoraggi in corso, che hanno come obiettivo mappatura e raccolta della plastica galleggiante e depositata lungo le sponde. E di quella, più pericolosa, presente nei sedimenti.
Nel frattempo, continuano le campagne di River Litter portate avanti dall’Autorità di bacino, in accordo con Legambiente Toscana. Proprio oggi, 31 gennaio 2025, è stata organizzata una raccolta di plastiche sulle sponde del fiume Bisenzio a Prato, quinta tappa dopo quelle sul Mugnone-Terzolle, Sieve, Greve e Versilia. Anche i risultati di questa attività saranno utilizzati ai fini della messa a punto della metodologia per la redazione del bilancio delle plastiche, nella consapevolezza che, per affrontare efficacemente temi che impattano fortemente sulla qualità dell’ambiente e delle acque dei fiumi e del mare, l’approccio corretto non può che essere quello integrato a scala di bacino.
“Il nostro impegno su questi temi prosegue a ritmo serrato grazie alla sottoscrizione di nuovi accordi di collaborazione – ha detto Gaia Checcucci, segretario generale dell’Autorità di bacino dell’Appennino Settentrionale – come quello con l’università di Firenze, e di nuove alleanze per il fiume che, anche per il 2025, saranno siglate con i comuni, a cominciare da quello di Lucca, con il quale firmeremo l’alleanza il prossimo 18 febbraio, e con le associazioni del territorio. L’interesse dell’Autorità di bacino è quello di affiancare le giornate di raccolta e di sensibilizzazione a studi e monitoraggi mirati, che possano portare a definire, su basi scientifiche, un primo bilancio della plastica presente nei fiumi del distretto”.
Il professor Luca Solari, docente del dipartimento d’ingegneria civile e ambientale dell’Università di Firenze, ha chiosato: “L’obiettivo di questo accordo è migliorare la comprensione del trasporto e delle aree di accumulo della plastica nei fiumi, al fine di sviluppare strategie più efficaci per la mitigazione, il recupero e il riciclo dei detriti plastici”.
Da parte sua, Federico Gasperini, direttore di Legambiente toscana, ha sottolineato la soddisfazione per la nuova tappa di raccolta e, più in generale, per la collaborazione con l’Autorità di bacino che sta offrendo risultati al di sopra delle aspettative: “Siamo soddisfatti delle attività svolte in collaborazione con l’Autorità di bacino, che hanno permesso di organizzare giornate attraverso l’indagine River Litter, raccogliere e censire i rifiuti presenti in un’area definita. Cercheremo di fornire, attraverso il nostro contributo e il patrimonio di conoscenza di cui disponiamo nella salvaguardia dell’ambiente, tutto il supporto possibile con l’obiettivo di sensibilizzare e far crescere il rispetto per il territorio, l’aria, l’acqua”.