
LONDA (FIRENZE) – Oggi, 11 ottobre 2024, è entrato in banca come un cliente qualunque, ma poi ha comunicato alla direttrice che non sarebbe uscito al momento della chiusura. Questa la protesta messa in atto dal sindaco Tommaso Cuoretti di Londa che si è barricato all’interno della filiale di Intesa San Paolo per potestare contro la chiusura dell’unica banca presente in tutto il territorio comunale. Una protesta condivisa dai tanti clienti della filiale, che stamattina, ultimo giorno di apertura, in via Roma hanno attuato un presidio al quale hanno preso parte anche i sindaci dei comuni limitrofi e i consiglieri regionali Fiammetta Capirossi e Cristiano Benucci del Partito Democratico.
“Ci sono persone che stanno smontando gli allestimenti – ha detto Cuoretti – Io sono seduto in sala di attesa”.
“Sono entrato come cliente, come peraltro sono di questa banca – racconta il sindaco – e ho detto alla direttrice che non sarei uscito. Così sto facendo, perché voglio porre all’attenzione questa cosa scandalosa di chiudere gli sportelli nei piccoli paesi dove vivono persone, non numeri”, “è inutile parlare di aree interne se poi si tagliano i servizi”. “Circa due mesi fa – ricostruisce Cuoretti – in Comune avevamo ricevuto la comunicazione che Intesa avrebbe chiuso la banca a Londa, l’unica, e ho provato a convincerli di non farlo, ma non c’è stato modo. Mi hanno parlato di decisioni prese a un livello superiore che non potevano essere cambiate. Addirittura avevo chiesto che lasciassero a Londa almeno il bancomat, ma neanche questo è stato accettato”.