Toscana Post Toscana Post
Toscana Post Toscana Post
Maggio Musicale Fiorentino: Mariotti dirige Mozart, Stravinskij e il «Gloria» di Poulenc, soprano Emőke Baráth

Maggio Musicale Fiorentino: Mariotti dirige Mozart, Stravinskij e il «Gloria» di Poulenc, soprano Emőke Baráth

Michele Mariotti (foto social)

FIRENZE – Nell’ambito dell’87° Festival del Maggio Musicale Fiorentino giovedì 8 maggio alle 20, nella Sala Mehta del Teatro del Maggio, il maestro Michele Mariotti dirige l’Orchestra e il Coro del Maggio in un programma che comprende la Sinfonia in sol minore K. 183 di Wolfgang Amadeus Mozart, Jeu de cartes di Igor Stravinskij e il Gloria in sol maggiore per soprano, coro e orchestra di Francis Poulenc, i cui solisti sono il soprano Emőke Baráth, al suo debutto sulle scene fiorentine, e Luca Tamani, tenore e artista del Coro del Maggio.

Mariotti torna a distanza di quasi 10 anni dal suo ultimo impegno fiorentino. Insignito del 36° Premio Abbiati come Miglior direttore d’orchestra, è stato ospite dei principali teatri e festival italiani ed internazionali fra cui La Scala di Milano, l’Opéra di Parigi, la Wiener Staatsoper, la Royal Opera House Covent Garden di Londra, la Bayerische Staatsoper di Monaco di Baviera, la Deutsche Oper di Berlino, il Festival di Salisburgo e il Rossini Opera Festival di Pesaro. Dal 2008 al 2021 è stato Direttore principale e poi Direttore musicale del Comunale di Bologna; dal 2022 è Direttore musicale dell’Opera di Roma.

Il concerto si apre con la Sinfonia in sol minore K. 183 di Wolfgang Amadeus Mozart (1773), nota anche come la Piccola, per distinguerla dalla Grande K. 550 nella stessa tonalità: si dice che fu scritta in appena due giorni, anche se è probabile che Mozart attendesse alla composizione di più opere contemporaneamente (il che motiverebbe la distanza di due giorni dalla data in cui aveva firmato la Sinfonia K. 182). Si divide in quattro movimenti: Allegro con brio, Andante, Minuetto, in sol minore, Trio (in sol maggiore) affidato ai soli fiati, Allegro.

Segue una delle più amate composizioni di Igor Stravinskij, Jeu de cartes: nel 1935, mentre si trovava negli Stati Uniti, Stravinskij ricevette l’invito da Edward Warburg e Lincoln Kirstein per scrivere una partitura per l’American Ballet, da poco formatosi. Il musicista decise di realizzare un balletto sul tema del gioco, perché era stato attirato dal gioco d’azzardo fin dall’infanzia e spesso ricordava l’impressione lasciatagli da una vacanza presso una località termale tedesca, dal suo casinò e dai giocatori. Il balletto debuttò il 27 aprile 1937 a New York con la coreografia di George Balanchine. L’azione descrive una partita di poker, uno dei giochi preferiti di Stravinskij, durante la quale il malizioso jolly, che si considera invincibile per la sua capacità camaleontica di trasformarsi in qualsiasi carta, domina il gioco nelle prime due mani; ma nella terza e ultima verrà inaspettatamente sconfitto da una scala reale di cuori. Valzer e Galop viennesi, echi di Čajkovskij, musica da fiera, la citazione scoperta della sinfonia del Barbiere di Siviglia di Rossini, sono alcuni degli elementi eterogenei presenti nella musica.

Chiude il concerto il Gloria in sol maggiore per soprano, coro e orchestra di Francis Poulenc, eseguito per la prima volta a Boston gennaio 1961 con la direzione di Charles Münch e solista il soprano Adele Addison, riscuotendo un immediato successo, nonostante le critiche a Poulenc per il modo spregiudicato di trattare la materia sacra: il testo liturgico del Gloria, tratto dalla messa, assume difatti un’aria gioiosa e scanzonata che fece storcere il naso a molti; Poulenc replicò dicendo che nel comporlo aveva pensato agli affreschi di Gozzoli nei quali gli angeli tirano fuori la lingua e anche ai seri monaci benedettini che lui un giorno vide intenti a giocare a pallone, rimarcando il senso dell’umorismo che traspare in tutta la sua produzione, anche in quella sacra. Articolato in sei sezioni, il Gloria alterna momenti di preghiera struggente (nelle sezioni in cui è impegnata la voce del soprano) a esplosioni di esultanza.

Teatro del Maggio (Piazza Vittorio Gui) giovedì 8 maggio ore 20

Direttore Michele Mariotti, Maestro del Coro Lorenzo Fratini, Soprano Emőke Baráth, Tenore Luca Tamani Orchestra e Coro del Maggio Musicale Fiorentino

Il concerto è preceduto dalla guida all’ascolto tenuta da Katiuscia Manetta nel Foyer di Galleria della Sala Zubin Mehta. È riservata ai possessori del biglietto e si svolge 45 minuti prima dell’inizio dello spettacolo (durata: 30 minuti circa).

Settore D: 20€; Settore C: 35€ Settore B: 50€; Settore A: 70€, in vendita anche direttamente sul sito del Maggio senza sovrapprezzo

Durata complessiva 1 ora e 40 minuti circa, intervallo compreso

Condividi articolo

Altre notizie di Cronaca

Arezzo: sale su bus e prende a pugni l’autista. Fermato un uomo

Arezzo: sale su bus e prende a pugni l’autista. Fermato un uomo

8 Maggio 2025 | 22:16
Fipili: scatta il divieto di sorpasso per i tir. I tratti interessati

Fipili: scatta il divieto di sorpasso per i tir. I tratti interessati

8 Maggio 2025 | 21:26
Prato: muore accoltellato per strada in pieno giorno

Prato: muore accoltellato per strada in pieno giorno

8 Maggio 2025 | 21:11
Fumata bianca dal comignolo della Sistina: al quarto scrutinio è stato eletto il 267° Papa

Fumata bianca dal comignolo della Sistina: al quarto scrutinio è stato eletto il 267° Papa

8 Maggio 2025 | 18:16
Prato: uccise e bruciò l’amico dopo la lite per un bottino di 2mila euro

Prato: uccise e bruciò l’amico dopo la lite per un bottino di 2mila euro

8 Maggio 2025 | 17:11
Leggi tutti