
FIRENZE – Si chiude sabato 19 luglio alle 21 con i Carmina Burana di Carl Orff la stagione estiva del Maggio nella Cavea del Teatro (l’arena sul tetto); sul podio, alla guida del Coro del Maggio Musicale Fiorentino e del Coro di voci bianche dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino il maestro Lorenzo Fratini; voci soliste il soprano Marina Fita Monfort, il tenore Antonio Mandrillo e il baritono Hae Kang; la maestra del Coro di voci bianche dell’Accademia del Maggio è Sara Matteucci. L’Orchestra del Maggio è ion Cina insieme a Zubin Mehta, ma per quest’opera esiste una versione con accompagnamento di due pianoforti e percussioni: al pianoforte ci sono Andrea Severi e Leonardo Andreotti, Francesco Migliarini è ai timpani. Federica Martinelli, Luigi Piro, Michele Annoni, Sebastiano Girotto e Pierangelo Pellegrino sono alle percussioni.
Fra le più note composizioni del Novecento, i Carmina Burana, scritti da Carl Orff tra il 1935 e il 1936, sono una cantata scenica ispirata da 24 poemi tra quelli contenuti nella raccolta omonima del XII secolo. L’opera è strutturata in un prologo, cinque parti e un finale: il Prologo, Fortuna imperatrix mundi (‘Fortuna, imperatrice del mondo’), che inizia con O Fortuna velut luna; seguono Primo vere (‘Primavera’), Uf dem Anger (‘Nel prato’), dove compaiono brani in antico alto tedesco; In taberna (‘All’osteria’), con brani ispirati alla vita sregolata dei clerici vagantes, fra il gioco d’azzardo, il bere e il mangiare; Cour d’amours (‘La corte d’amore’), Blanziflor et Helena (‘Biancofiore ed Elena’), che segna la conclusione della parte precedente e il finale, Fortuna imperatrix mundi, che riprende il brano iniziale.
Poltroncine 30€, gradinate 20€; biglietti in vendita anche direttamente sul sito del Maggio senza sovrapprezzo.