
MARINA DI MASSA (MASSA CARRARA) – La nave cargo Guang Rong, battente bandiera cipriota e lunga oltre 100 metri, si è arenata nella notte tra martedì 28 e mercoledì 29 gennaio 2025 nei pressi del pontile lungo la costa di Marina di Massa. A bordo della nave ci sono 102 tonnellate di gasolio e la priorità adesso è metterle in sicurezza in mare e provvedere al pompaggio del carburante dall’interno della nave. E’ quanto emerso da una riunione di oggi, 29 gennaio, alla prefettura di Massa per fare il punto sulla nave andata a sbattere con la mareggiata contro il pontile di Marina di Massa.
“Stando a prime valutazioni, pare non ci sia stata una fuoriuscita di gasolio consistente, tale da poter parlare di contaminazione ambientale – ha spiegato il sindaco Francesco Persiani – Per l’odore forte di nafta percepito nelle scorse ore sul posto i tecnici hanno spiegato che probabilmente si tratta di acqua di sentina uscita fuori. Qualche macchia scura gli elicotteri in volo sopra l’area l’hanno effettivamente vista, ma non da giustificare il rischio ambientale”. Nel vertice è stato chiarito tra le priorità quella di evitare il danno ambientale.
Al tavolo in Prefettura ha partecipato l’amministrazione di Massa insieme ai tecnici e alle forze dell’ordine. “Fino a questo momento non siamo potuti intervenire per le condizioni meteo – ha aggiunto il sindaco Persiani – perché anche stamattina le onde erano alte 2 metri. Speriamo domani si riduca ulteriormente il mare grosso”. Sono già pronte panne assorbenti per assorbire eventuali uscite di gasolio. Intanto l’amministrazione comunale di Massa ha attivato il protocollo con il Ministero dell’Ambiente per l’utilizzo di eventuali panni galleggianti, utili per delimitare un’eventuale area di contaminazione, che al momento però non c’è.
Intanto le autorità hanno dato disposizione alle forze dell’ordine di impedire che i cittadini si avvicinino al pontile urtato dalla nave, perché è pericolante e nella parte finale ha subito un crollo. Stesso divieto vale, sempre per motivi di sicurezza e di incolumità pubblica, per il tratto di costa pertinente alla zona dell’incidente marittimo.