FIRENZE – Sono quattro i consulenti nominati dalla Procura di Firenze per accertare le cause della morte di tre ospiti delle rsa, a seguito di una presunta intossicazione alimentare nel febbraio scorso. Nell’inchiesta diretta dalle pm Benedetta Foti e Luisa Serranti sono due gli indagati con l’accusa di omicidio colposo plurimo, lesioni colpose e adulterazione o commercio colposo di sostanza alimentare.
Si tratta del legale rappresentante di Sereni Orizzonti, Gabriele Meluzzi, assistito dall’avvocato Fausto Discepolo, e del responsabile della rsa di Montesavano, a Pelago dove aveva sede il centro cottura che provvedeva alla preparazione dei pasti. Tre sono i pazienti deceduti a seguito del focolaio di gastroenterite che si diffuse lo scorso 9 febbraio tra i degenti di quattro Rsa di Firenze e provincia facenti capo alla società Sereni Orizzonti il 9 febbraio: Giampiero Samuelli, Daria Tanzini e Carla Ferretti.
Altri 114 anziani su un totale di 173 degenti si sentirono male e quattro di essi furono ricoverati in ospedale e poi dimessi. Per eseguire le autopsie, iniziate oggi pomeriggio, e gli altri accertamenti sulle salme la procura ha incaricato oltre ai due medici legali, Martina Focardi e Beatrice Defraia, il professore Marco Borderi, infettivologo all’Aou di Bologna e il microbiologo Rossolini, ordinario all’Ateneo di Siena. Anche difese e parti civili hanno incaricato consulenti.
I risultati dell’autopsia saranno depositati tra 60 giorni in procura. A far partire le indagini, condotte dai carabinieri del nas di Firenze e ispettori della Asl Toscana centro, è stata la figlia di Samuelli che ha presentato un esposto il 13 febbraio. Il focolaio di gastroenterite, secondo quanto finora accertato, sarebbe partito dal centro di cottura della rsa di Monsavano, a Pelago, che serve anche le altre tre strutture gestite da Sereni orizzonti, ovvero la Dicomano, nel medesimo paese, e due a Firenze, Arcolaio e la rsa Desiderio da Settignano.
