
FIRENZE – La sperimentazione dei ‘facilitatori’ negli ospedali della Toscana, mediatori col compito di prevenire situazioni di tensioni e aggressioni al personale, coinvolgerà venti presidi a livello regionale: lo rende noto la Regione Toscana, spiegando in una nota che la delibera di giunta metterà a disposizione delle Asl per avviare la sperimentazione, che durerà un anno, 1 milione e 430 mila euro.
Gli ospedali di Careggi a Firenze, Santo Stefano a Prato e gli ospedali pisani, ossia le strutture con i maggiori accessi, avranno un facilitatore in servizio notte e giorno. Anche altri pronto soccorso a maggior affluenza turistica, spiega la Regione, potranno contare su un facilitatore in servizio per metà giornata: Santa Maria Nuova nel centro storico di Firenze per tutto l’anno, dodici ore al giorno ma solo da giugno a settembre gli ospedali di Cecina, Piombino, Orbetello e Portoferraio.
Poi ci saranno 12 pronto soccorso che potranno contare su un facilitatore per 12 ore al giorno: Grosseto, Versilia, Massa, Livorno, San Jacopo a Pistoia, San Giuseppe ad Empoli, Arezzo, Le Scotte a Siena, San Luca a Lucca, Pontedera, Santissima Annunziata a Bagno a Ripoli e Torregalli a Firenze.