
ROMA – Sono state arrestate 34 persone in 56 città. Un uomo di 56 anni è finito in carcere anche a Firenze. L’accusa: sfruttando sofisticati sistemi di crittografia e archiviazione in cloud, avrebbero scambiato ingente materiale a sfondo pedopornografico attraverso una rete che coinvolgeva tutta Italia.
Arresti e sequestri sono stati fatti nel corso di una maxi operazione della Polizia Postale, coordinata dalla Procura distrettuale di Catania. Dalle indagini è emerso lo sfruttamento sessuale di minori e il traffico di file su una nota piattaforma di messaggistica istantanea.
Le vittime degli abusi sono tutti in età infantile, e in alcuni casi sono stati documentati episodi di zooerastia con vittime minori. L’identificazione degli utenti ha richiesto un lungo lavoro di approfondimento e complesse analisi tecniche che hanno consentito di superare le barriere dell’anonimato in rete, anche con approfondimenti investigativi all’estero disposti dalla Procura etnea.
L’elevata specializzazione degli investigatori, nonchè l’impiego di avanzate apparecchiature di digital forensic, hanno consentito di ricostruire i percorsi digitali dei file, decrittando dati protetti e rinvenendo prove fondamentali. La rete era composta da soli uomini, di età compresa tra i 21 e i 59 anni, appartenenti a varie estrazioni sociali. In due casi è stato accertato come, oltre a detenere migliaia di file pedopornografici, gli indagati avevano immagini e video autoprodotti, con abusi sessuali su minori. Le vittime sono già state identificate dagli operatori di Polizia.
Tutto il materiale rinvenuto e stato sequestrato nel corso delle perquisizioni, e adesso è al vaglio di magistrati inquirenti e della Polizia Postale per ulteriori approfondimenti utili per confermare il quadro nei confronti degli indagati nonché l’identificazione di tutte le piccole vittime.