
Erano 52 anni che Roby Facchinetti ci stava pensando. Ossia dal 1973, quando i Pooh uscirono con ‘Parsifal’, il loro sesto album. Ora il sogno si realizza: quel disco, che figura fra i cinquanta brani prog del Novecento, diventa una vera Opera-Prog, con il titolo ‘Parsifal, l’uomo delle stelle’.
Per il momento solo in CD, in uscita venerdì 28 marzo, con i due dischi prodotti dalla Warmer Music Italy e la Grafica di Daniela Boccadoro, per un totale di 44 brani. Ma in prospettiva una vera opera musicale da rappresentare sul palcoscenico: le musiche di Roby Facchinetti e le liriche di Stefano D’Orazio e Valerio Negrini, i due amici dei Pooh che non ci sono più.
Facchinetti pensa a un tour estivo nel 2027 (non il 2026 che sarà l’anno celebrativo per i 60 anni dei Pooh), nelle belle piazze d’Italia. In prospettiva un film. “I dubbi, all’inizio, furono tanti – racconta Facchinetti – perché da ‘Piccola Katy’ a un’opera il salto è lunghissimo. Wagner lo conoscevo perché da bambino suonavo la fisarmonica e il mio maestro aveva formato un grande organico di trenta, quaranta bambini e facevamo anche pezzi d’opera e fra questi brani c’era anche il “Coro dei pellegrini” di Wagner.
Ma Parsifal non lo conoscevo. Fu Valerio Negrini a dirmi: Facchinetti fidati di me! “. “Ma per tutti gli anni della nostra carriera – racconta il tastierista dei Pooh – non c’era tempo di lavorarci. Ci voleva impegno e tempo. Avremmo dovuto rinunciare a uno dei due tour all’anno che facevamo. Non era possibile. Poi, nel 2012 la nostra vita professionale era quasi al termine. Ognuno di noi cominciava a pensare ad altro. Nel 2013 Valerio ci ha lasciato. Nel 2016 ho cominciato a lavorare seriamente al progetto di Parsifal. Con Stefano ci sono voluti tre anni di lavoro intenso per scriverlo, un quarto anno per inciderlo. Senza parlare dell’orchestrazione. In tutto cinque anni di lavoro. Ma il 6 novembre 2020 anche Stefano ci ha lasciati. Il produttore Corrado Camilla, della Prodea di Torino, voleva portare subito l’Opera in palco, invece ho preferito uscire prima discograficamente”.
Facchinetti vede già il palcoscenico, con due orchestre ai lati, l’orchestra di Budapest e l’Orchestra Ritmico Sinfonica Italiana, dirette dal Maestro Diego Basso. Al centro la scena. E’ stato soprattutto D’Orazio a tratteggiare i personaggi: l’eroe Parsifal mandato da Re Artù alle Crociate, vede in sogno suo padre, che rivela che il Santo Graal esiste solo spiritualmente, è la parte migliore di noi. Parsifal da mito viene umanizzato, diventa un personaggio in cui riconoscersi.
Gli interpreti principali, oltre allo stesso Facchinetti nella parte di Parsifal, sono Giada Maragno (Lady Kara) Petter Bjallo (Re Artù), Federica Alcione (Maria), Fabrizio Voghera (Sir Horn), Christian Lansante (Padre di parsifal), Daniela Pobrega e Federica Basso (le Muse). I costumi di Alessandra Facchinetti.