
PRATO – Il Gip del Tribunale di Prato, come informa una nota del Procuratore Luca Tescaroli, ha raggiunto con una misura cautelare una badante georgiana di 62 anni con l’accusa di circonvenzione di incapace. La donna, che assisteva un facoltoso imprenditore pratese 93enne, è stata sottoposta al divieto di avvicinamento alla vittima e ai luoghi da lui frequentati, con l’obbligo di mantenere una distanza minima di 500 metri e il divieto di qualsiasi forma di comunicazione con l’anziano.
Il provvedimento prevede inoltre che il rispetto della misura venga garantito attraverso un sistema di controllo elettronico, applicato sia all’indagata che alla persona offesa. L’indagine ha fatto emergere un quadro allarmante: l’imprenditore, che versa in gravi condizioni cognitive dal febbraio 2024, risulterebbe essere titolare di partecipazioni societarie, liquidità ingenti e numerose proprietà immobiliari.
La Procura ritiene che la donna, approfittando della convivenza dovuta al rapporto di lavoro, stesse tentando di gestire – e potenzialmente compromettere – il vasto patrimonio dell’anziano. L’intervento tempestivo della magistratura ha evitato che il patrimonio fosse dilapidato, secondo quanto si legge nel comunicato della Procura. La donna era stata invitata a rendere interrogatorio prima dell’emissione dell’ordinanza cautelare, ma si è avvalsa della facoltà di non rispondere, rilasciando solo spontanee dichiarazioni.