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Prato: indagati tre carabinieri e un avvocato. Le accuse: truffa, peculato e rivelazione di segreto

Prato: indagati tre carabinieri e un avvocato. Le accuse: truffa, peculato e rivelazione di segreto

Il Procuratore di Prato Luca Tescaroli (foto Toscana Notizie)

PRATO – Come informa una nota del procuratore di Prato, Luca Tescaroli, tre carabinieri, uno dei quali non più in servizio, e un avvocato sono stati indagati per le ipotesi di reato, contestate a vario titolo, di truffa aggravata, falso ideologico e rivelazione di segreto d’ufficio. Nell’ambito del procedimento, sono stati aperti due i fascicoli d’indagine dal pubblico ministero.

Il procuratore Tescaroli ha spiegato che per uno dei due fascicoli è stato notificato l’avviso di chiusura indagini, mentre nell’altro le indagini sono in corso, trattandosi di fatti più recenti. Il primo fascicolo, spiega un comunicato, riguarda un tenente colonnello, già comandante della compagnia di Prato e ora in congedo. Nei suoi confronti sarebbe emerso “l’utilizzo di automezzi per esigenze dei propri familiari, per incontrare imprenditori cinesi fuori dalle esigenze di servizio, raccogliere regalie da parte di titolari di aziende vinicole, nonché la predisposizione di atti falsi per giustificare indebiti allontanamenti dalla sede di lavoro per esigenze private, con l’impiego di automezzi di servizio”.

In questo fascicolo risulta indagato anche un luogotenente dei carabinieri che, secondo le accuse, avrebbe predisposto “atti falsi per far risultare la sua partecipazione alle riunioni dell’organo di rappresentanza sindacale Co.Bar., quando invece non sarebbe stato presente, in almeno 11 occasioni”, e per questo è indagato con l’ipotesi di truffa ai danni dell’Arma (consistita nell’indebita percezione dello stipendio e dei rimborsi sulle spese di viaggio).

Nell’altro fascicolo, spiega il procuratore Tescaroli, risultano indagati un altro luogotenente dei carabinieri in servizio al comando provinciale di Prato e un avvocato pratese. Sempre secondo le accuse, il luogotenente avrebbe rivelato atti coperti da segreto “in relazione al tentato omicidio avvenuto lo scorso 26 gennaio, all’interno di un’impresa di pelletteria, gestita da cittadini cinesi, su istigazione del legale pratese, anch’egli indagato quale istigatore, il quale non risultava essere difensore del responsabile individuato quale autore del tentato omicidio”. 

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