PRATO – Intorno alle 13.30 di oggi, 23 giugno 2025, si sono conclusi gli interrogatori ai due principali indagati dell’inchiesta in cui la Procura Antimafia di Firenze ipotizza che l’ex sindaca di Prato Ilaria Bugetti (Pd), dimessa dall’incarico venerdì 20 giugno, sia stata corrotta dall’imprenditore tessile Riccardo Matteini Bresci.
Bugetti non si è sottoposta all’interrogatorio di garanzia ma ha fornito soltanto dichiarazioni spontanee. Davanti al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze, Alessandro Moneti, la sindaca è rimasta poco meno di due ore, un tempo inferiore a quello dedicato dall’altro indagato nell’inchiesta, l’imprenditore tessile Riccardo Matteini Bresci, il quale invece ha risposto a tutte le domande del magistrato.
Il gip ha comunicato che si prenderà alcuni giorni per valutare le richieste di misure cautelari avanzate dalla procura: arresti domiciliari per Bugetti e carcere per Matteini Bresci, già condannato lo scorso autunno per corruzione. Bugetti, assistita dall’avvocato Pier Nicola Badiani, nel corso della deposizione ha ribadito la propria versione dei fatti, confermando la fiducia nella magistratura e nella correttezza del proprio operato. Matteini Bresci, assistito dall’avvocato Pier Matteo Lucibello, ha risposto in esteso alle domande del giudice, chiamato a valutare la richiesta di custodia cautelare in carcere avanzata dalla Procura nei suoi confronti.
L’imprenditore è indagato insieme a Bugetti per corruzione e sarebbe al centro di un presunto sistema di scambi di favori con la sindaca, che secondo l’accusa avrebbe favorito aziende legate a Matteini Bresci attraverso decisioni amministrative. Nel fascicolo risultano indagati anche il vicesindaco di Prato, Simone Faggi (Pd), per false dichiarazioni al pubblico ministero, e Alessio Bitozzi, funzionario del Consorzio Progetto Acqua, che secondo gli inquirenti avrebbe fatto da intermediario tra Bugetti e Matteini Bresci.
BUGETTI – Ilaria Bugetti spiega in una nota la linea tenuta stamani, davanti al Gip di Firenze: “Rendendo dichiarazioni nel corso della udienza di oggi e producendo documentazione a supporto, ho ritenuto di confrontarmi puntualmente con tutti gli addebiti che mi vengono mossi dalla accusa. Ciò ho fatto confrontandomi con i miei difensori per rispetto delle istituzioni e con fiducia nel contraddittorio processuale, nonostante il tempo ridotto che il codice riconosce in questi casi per preparare la difesa”.
Bugetti non ha risposto alle domande dei magistrati, ma ha letto una lunga dichiarazione scritta. “Ho in particolare ribadito di non aver mai percepito alcuna utilità illecita e di aver operato perseguendo sempre l’interesse pubblico- evidenzia la sindaca- rimango in attesa della decisione con serenità, ma senza nascondere la sofferenza umana molto forte che vicende di questo tipo inevitabilmente si portano dietro”.
