
FIRENZE – Diego Petrucci, consigliere regionale e vicecoordinatore regionale di Fratelli d’Italia commenta i dati dell’affluenza alle urne ai referendum dell’8 e 9 giugno in Toscana.
“Nonostante -afferma – che le abbiano provate tutte, dall’appello al voto in pieno silenzio elettorale all’utilizzo improprio dell’alert system in alcuni Comuni, alla mobilitazione di tutto il mondo variegato della sinistra, i registri elettronici di classe, anche in Toscana il campo larghissimo, ben più largo della coalizione che appoggia Eugenio Giani, non arriva neppure al 40% , e resta bene al disotto del quorum.
E questo nonostante la discesa in gioco di un campo larghissimo con 5Stelle e sinistra in prima linea con CGIL e associazioni varie della galassia dell’ultra sinistra mobilitate per portare i cittadini al voto”.
E ancora: “I dati del referendum, su cui Giani & Co si sono spesi senza tregua, sono il miglior sondaggio del clima regionale: la Toscana è contendibile. I toscani non credono più a questa sinistra che ha voluto spaccare i sindacati sul tema del lavoro e non è riuscita nell’intento di far quantomeno sussultare per un secondo il Governo Meloni – conclude – . Adesso è il momento di correre a più non posso fino alla data del voto ma bisogna sciogliere quanto prima la riserva sul nostro candidato Alessandro Tomasi”.