
ROMA – Colpo di scena nel caso di villa Pamphili. L’uomo fermato in Grecia per l’omicidio della bambina di sei mesi, trovata morta nel parco di Roma a pochi metri dal corpo della madre, si chiama Francis Kaufmann e non Rexal Ford.
La Procura di Roma ha ricevuto una comunicazione dall’FBI, nell’ambito di una rogatoria internazionale, che attribuisce un’altra identità all’americano arrestato sull’isola di Skiathos. Il passaporto che ha esibito sarebbe autentico, ma con un nome fittizio, ottenuto negli Stati Uniti, attraverso autocertificazione (sempre mendace).
Un passaporto con cui Francis Kaufmann, questo il suo vero nome, ha girato indisturbato per anni. Malta, Russia, Italia e Grecia le sue ultime mete.
L’Fbi ha inoltre riferito agli inquirenti italiani che l’uomo è stato arrestato cinque volte negli Usa per violenza domestica e aggressioni. Ford, alias di Francis Kaufmann, in passato “ha scontato 120 giorni di carcere per aggressione con arma letale che ha causato gravi lesioni fisiche”.
Intanto gli investigatori italiani, su delega della Procura di Roma, sono sbarcati a Malta per verificare i movimenti di Francis Kaufmann. Qui avrebbe vissuto tra il 2023 e il 2024. Gli inquirenti stanno cercando di stabilire se la bambina possa essere nata proprio sull’isola e se vi siano documenti utili a confermare l’identità delle vittime. Nei registri anagrafici de La Valletta però non risultano elementi che leghino Kaufmann alla donna o alla piccola. Allo stato non risulterebbe neanche un matrimonio tra la coppia. L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Giuseppe Cascini e dal sostituto Antonio Verdi, si concentra ora sulla rete di spostamenti del sospettato, che si sarebbe mosso tra Irlanda, Malta, Italia e infine Grecia, dove è stato arrestato sull’isola di Skiathos.
Kaufmann ha cercato di opporsi all’estradizione, ma entro 60 giorni la magistratura greca dovrà esprimersi sulla richiesta delle autorità italiane. I magistrati non escludono un viaggio in Grecia per seguire più da vicino la procedura. Determinante sarà l’esame del Dna per stabilire se Kaufmann sia il padre della bambina. Il sospetto è che l’uomo abbia strangolato la piccola e ne abbia abbandonato il corpo nudo nel parco per depistare le indagini e ritardare l’identificazione. Secondo il referto del medico del 118, la bambina, ritrovata in apparente buono stato nutrizionale, era in buone condizioni igieniche, ma presentava formiche sul corpo, segno che era lì da diverse ore.