
ROMA – È stato revocato lo sciopero nazionale del personale del gruppo Fs italiane, indetto inizialmente dalle ore 1.00 alle ore 24 di sabato 17 maggio 2025. Nel periodo indicato la circolazione dei treni sarà dunque regolare. Lo comunica Fs in una nota. Lo sciopero è stato posticipato a venerdì 23 maggio.
Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rende noto che sono stati salvaguardati i diritti alla circolazione dei cittadini anche in previsione della Messa in piazza San Pietro per l’inizio del pontificato di Papa Leone XIV, gli Internazionali di Tennis e il Gran Premio di Imola.
La Commissione di garanzia sugli scioperi aveva rivolto un appello al senso di responsabilità di Usb, Assemblea Nazionale Pdm/Pdb e Sgb, per far differire lo sciopero. Richiesta fatta innanzitutto dalla messa di intronizzazione di Papa Leone XIV, prevista per domenica 18 maggio, alla quale si prevede parteciperanno circa 250mila fedeli, nonché capi di Stato e di governo provenienti da ogni parte del mondo.
Le giornate dal 16 al 18 maggio 2025 sono interessate da manifestazioni sportive di rilevanza internazionale, quali il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia Romagna presso l’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola e gli Internazionali Bnl d’Italia presso il Foro Italico di Roma, “per i quali sono previsti grandi afflussi di persone, approssimativamente stimabili in 220.000 per il primo e 400.000 per il secondo”. Anche per questi motivi si chiedeva ai sindacati di garantire il regolare funzionamento del servizio di trasporto ferroviario, al fine di consentire l’arrivo e la ripartenza degli utenti che parteciperanno agli eventi.
SINDACATI – “Il nostro è un gesto di responsabilità. L’eccezionalità dell’evento ci ha convinti a prendere questa decisione, avremmo rischiato di non riuscire a far comprendere ai cittadini le motivazioni dello sciopero e rischiato di prestare il fianco a critiche strumentali”, ha dichiarato Usb nazionale trasporti. “Abbiamo quindi deciso di posticipare la protesta al 23 maggio. Se poi il ministero vorrà dimostrare il nostro stesso senso di responsabilità, siamo pronti ad ascoltare”.