
ROMA – Sarebbe stato ritrovato in una fossa comune in Siria, il corpo del gesuita padre Paolo Dall’Oglio. L’annuncio ad ‘Oggi’ dal vescovo di Qamishli. Ma la sorella di padre Dall’Oglio, Francesca, non è convinta del ritrovamento. E obietta: “Mio fratello quando scomparve indossava abiti civili, non religiosi”.
“Il cadavere di un uomo in abiti religiosi che si ritiene possa essere quello di Padre Paolo Dall’Oglio – scrive il settimanale – è stato ritrovato in una fossa comune nei pressi di Raqqa in Siria”.
La notizia del possibile ritrovamento è stata confermata al giornale dal nunzio apostolico a Damasco, cardinal Mario Zenari: “Sono stato informato ieri sera”, ha dichiarato l’ambasciatore della Santa Sede.
“Le indicazioni sulla località del ritrovamento e sull’identificazione di Padre Paolo non sono ancora precise – ha aggiunto il cardinal Zenari -. Abbiamo contattato i gesuiti presenti sul territorio ma non siamo ancora riusciti ad avere conferme”.
Il gesuita romano era scomparso il 29 luglio 2013 nel Nord della Siria, all’epoca occupato dallo Stato Islamico, dove si era recato per trattare la liberazione di alcuni ostaggi.
SORELLA – “In questi anni ci sono state spesso fake news, questa per me non è una notizia vera”. Così Francesca Dall’Oglio, sorella di Padre Dall’Oglio, a Rainews 24, riguardo al presunto ritrovamento del corpo del fratello in una fossa comune a Raqqa in Siria.
“Si parla di un corpo con abiti religiosi ma mio fratello aveva abiti civili”, ha aggiunto Francesca Dall’Oglio.