AMSTERDAM – Dieci israeliani non hanno ancora preso contatto con il Ministero degli esteri di Tel Aviv che li sta cercando loro dopo gli attacchi ad Amsterdam, ieri sera, 7 novembre 2024, contro i tifosi dopo la partita Ajax-Maccabi Tel Aviv. Lo riporta il Times of Israel, sottolineando che, secondo il ministero, le persone presenti nell’elenco non sono considerate “scomparse”, ipotizzando che i loro telefonini potrebbero essere stati rubati o rotti durante l’aggressione. Lo stesso ministero afferma poi che continuano gli sforzi per contattarli e che l’elenco non è completo e potrebbe ancora cambiare.
Secondo il ministero degli Esteri dello Stato ebraico, citato dai media israeliani, dieci tifosi israeliani sono rimasti feriti dopo essere stati aggrediti da una folla apparentemente filopalestinese.
“La polizia è a conoscenza di segnalazioni riguardanti una possibile situazione di ostaggi e persone scomparse, ma al momento non ha alcuna conferma che ciò sia effettivamente avvenuto. Anche questo aspetto è oggetto di indagine”. Lo fa sapere la polizia di Amsterdam su X. Aggiungendo: “Sui social media circolano diverse notizie sugli eventi di ieri sera ad Amsterdam. La polizia ha avviato un’importante indagine su diversi episodi di violenza. Finora si sa che cinque persone sono state portate in ospedale e 62 sono state arrestate”.
“Atti di violenza orribili e inaccettabili e antisemitismo ad Amsterdam la scorsa notte. Decine di arresti, stiamo facendo tutto il possibile per rintracciare i responsabili. La polizia di Amsterdam chiede alle vittime di denunciare”. Lo scrive su X la responsabile della Polizia nazionale dei Paesi Bassi, Janny Knol.
“Ieri abbiamo assistito ad uno scoppio di antisemitismo ad Amsterdam come speravamo di non vedere mai più”. Lo ha detto la sindaca di Amsterdam, Femke Halsema, in conferenza stampa. “L’antisemitismo non è mai stato lontano” anche dopo la Seconda guerra mondiale, “la guerra in Medio Oriente ora rappresenta una minaccia anche per la nostra città”, ha sottolineato, aggiungendo di essere “furiosa” per gli attacchi ai tifosi della squadra israeliana.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha condannato, durante una telefonata con il premier olandese Disk Schoof, quello che ha descritto come “un attacco premeditato” ai tifosi di calcio israeliani ad Amsterdam.
“Il primo ministro Netanyahu – afferma una nota del suo ufficio – ha dichiarato di considerare con la massima serietà l’attacco antisemita premeditato contro i cittadini israeliani e ha richiesto una maggiore sicurezza per la comunità ebraica nei Paesi Bassi”.
Netanyahu ha invitato il primo ministro nederlandese Dick Schoof e le forze di sicurezza locali “ad agire in modo deciso e rapido contro i rivoltosi” e ha chiesto che due aerei vengano inviati ad Amsterdam per riportare indietro i cittadini israeliani rimasti vittima dell’aggressione. Sul web sono stati diffusi video che mostrano persone a volto coperto e con in mano bandiere palestinesi assalire un tifoso del Maccabi, sconfitta ieri sera dall’Ajax in Europa League.
“Il primo ministro ha ordinato l’invio immediato di due aerei di soccorso per aiutare i nostri cittadini”, si legge in una dichiarazione dell’ufficio di Netanyahu in cui si sottolinea che il premier israeliano considera “l’atroce incidente con la massima serietà”.
Il nuovo capo della diplomazia israeliana, Gideon Saar, si recherà ad Amsterdam per una “visita diplomatica urgente” dopo gli scontri di ieri, ha annunciato il ministero israeliano degli Esteri. “Alla luce dei gravi eventi, il ministro degli Esteri Gideon Saar partirà presto per una visita diplomatica urgente nei Paesi Bassi”, ha affermato il ministero in una nota.
Il re d’Olanda, Guglielmo Alessandro, ha parlato stamattina con il presidente israeliano Herzog per esprimergli la sua massima fermezza nel condannare le aggressioni di ieri, paragonandole al fallimento del suo Paese nel proteggere gli ebrei durante la Shoah. Lo si legge sui media olandesi.
“Abbiamo fallito nei confronti della comunità ebraica dei Paesi Bassi durante la Seconda guerra mondiale, e ieri sera abbiamo fallito ancora”, ha detto il re, esprimendo anche profonda indignazione e promettendo che il governo olandese farà tutto il possibile per garantire la sicurezza dei visitatori e facilitare il loro ritorno sicuro in Israele.
Il premier olandese Dick Schoof ha condannato le violenze contro i tifosi israeliani definendole “attacchi antisemiti”. “Seguo con orrore le notizie provenienti da Amsterdam – ha scritto su X -. Attacchi antisemiti contro gli israeliani assolutamente inaccettabili. Sono in stretto contatto con tutte le persone coinvolte”. Schoof ha anche affermato di aver parlato al telefono con Netanyahu assicurando che “i colpevoli saranno rintracciati e perseguiti”. “Adesso – ha concluso Schoof – nella capitale regna il silenzio”.
Scontri sono scoppiati nella notte nel centro della città olandese al termine della partita di calcio tra Ajax e Maccabi, vinta dai padroni di casa 5-0. Le autorità locali affermano di aver effettuato 57 arresti in totale durante la giornata.
“Un pogrom nelle strade di Amsterdam. Siamo diventati la Gaza d’Europa. Musulmani con bandiere palestinesi che danno la caccia agli ebrei, io non lo accetterò mai. Le autorità saranno ritenute responsabili per la loro incapacità di proteggere i cittadini israeliani”. Lo scrive su X il leader dei sovranisti olandesi Geert Wilders dopo gli scontri nella notte ad Amsterdam tra attivisti pro Palestina e tifosi del Maccabi Tel Aviv. Aggiungendo: “Sembra una caccia all’ebreo nelle strade. Arrestate e deportate la feccia multiculturale che ha attaccato i sostenitori del Maccabi Tel Aviv nelle nostre strade”.