Toscana Post Toscana Post
Toscana Post Toscana Post
Al Museo Galileo debutta Caterina, la madre di Leonardo: una vicenda inedita tra storia e teatro, nel giorno del Centenario

Al Museo Galileo debutta Caterina, la madre di Leonardo: una vicenda inedita tra storia e teatro, nel giorno del Centenario

Apertura straordinaria 18-23 con ingresso ridotto € 8 (solo in biglietteria)

Mercoledì 7 maggio alle 21, in occasione delle celebrazioni dei 100 anni dell’Istituto di Storia delle Scienze (oggi Museo Galileo), la Compagnia OLTRE porterà in scena uno spettacolo tratto dal romanzo di Carlo Vecce Il sorriso di Caterina, nel quale viene ricostruita la vicenda della madre di Leonardo, balia della famiglia Castellani nel palazzo oggi sede del Museo, che ospita l’anteprima nazionale dello spettacolo

Firenze – Chi era la donna che diede i natali a Leonardo da Vinci? Quale legame inatteso unisce la sua vicenda personale al Museo Galileo? A queste e altre domande prova a rispondere lo spettacolo teatrale Caterina, la madre di Leonardo a cura della Compagnia OLTRE, che sarà presentato in anteprima nazionale mercoledì 7 maggio alle 21, negli spazi del Museo Galileo, in un’apertura serale straordinaria (dalle 18 alle 23, ingresso ridotto 8 euro, ticket in biglietteria). Accesso gratuito allo spettacolo per i possessori del biglietto del Museo Galileo del 7 maggio, su prenotazione: info@museogalileo.it.

L’evento infatti si inserisce nelle celebrazioni del Centenario dell’Istituto di Storia delle Scienze (fondato il 7 maggio 1925), oggi Museo Galileo, le cui mura – il Palazzo Castellani – custodiscono la storia delle origini di Leonardo da Vinci, stando al romanzo e ai ritrovamenti storici de Il sorriso di Caterina di Carlo Vecce (Giunti, 2023), che ha ispirato lo spettacolo.

In scena troviamo Donato, mercante fiorentino realmente esistito, voce narrante e personaggio chiave per capire la storia di Caterina. È infatti lui che accoglie nella sua bottega di battiloro, a Venezia, la giovane schiava, straordinariamente abile e fantasiosa nel disegno, una delle tante che – rapite nel Caucaso e condotte alla Tana, l’ultimo avamposto della civiltà europea e dell’impero economico veneziano al limite nordorientale del Mar Nero – rendevano possibile il fiorire dell’industria auro-serica col loro lavoro servile. Sempre lui l’accompagnerà da Venezia a Firenze, nel suo viaggio verso la libertà, attraverso pericoli e fughe rocambolesche. A Firenze, Caterina diverrà la balia della famiglia Castellani e conoscerà il notaio Piero da Vinci. In scena accanto a Donato c’è l’Autore, in dialogo col suo personaggio per ricordare a lui e al pubblico che Caterina è realmente esistita e che la sua è una storia ancora attuale: quella di una donna senza voce né diritti, lontana dalla sua terra natia.

Il libro di Carlo Vecce – filologo, storico e studioso di Leonardo da Vinci – illumina una storia antica di sorprendente attualità: nel corso delle sue ricerche il professore si è imbattuto in un inedito documento notarile nel quale è registrata la liberazione della balia della famiglia Castellani, una giovane schiava di nome Caterina, il 2 novembre 1452. Il documento è rogato dal notaio Piero da Vinci, padre del bambino che Caterina aveva messo al mondo sei mesi prima, battezzato con il nome di Leonardo. Attorno a questo prezioso ritrovamento, intrecciando una rigorosa ricerca d’archivio con l’immaginazione – radicata su ipotesi fondate storicamente – Vecce ricostruisce il drammatico viaggio di Caterina, una giovane circassa nata libera sugli altopiani del Caucaso, rapita e condotta come schiava fino all’Italia, svelando un’esistenza a lungo rimasta nell’ombra. La storia ritorna così a casa: il Castello d’Altafronte, oggi noto come Palazzo Castellani e sede del Museo Galileo, è il luogo dove Caterina, secondo la ricostruzione del Prof. Vecce, prestò servizio come balia.

Perché raccontare Caterina oggi? “Ci siamo imbattuti nel bel libro di Carlo Vecce e abbiamo sentito l’urgenza di portare sulla scena una storia tanto forte. – si legge in una dichiarazione della Compagnia – Caterina è una schiava, una donna invisibile, che ha fatto nascere un genio e ha lasciato un segno profondo nella nostra storia. La sua è una storia del passato che parla fortemente al presente. Parla di identità, di confini, di accoglienza e rifiuto, di lotta per la libertà. Caterina, da ‘straniera’, è diventata madre di uno dei simboli del genio senza confini. In un tempo in cui si discute tanto di migrazioni e diritti, la sua vicenda è uno specchio potente di ciò che viviamo oggi. Il tono dello spettacolo è leggero, ironico, accessibile, benché saldamente documentato. In un dialogo vivo, mai didascalico, i personaggi si confrontano, ci fanno riflettere, sorridere, commuovere. E soprattutto ci raccontano una storia vera, basata su documenti storici, che emoziona perché riconosciamo in Caterina qualcosa di noi, delle nostre madri, dei nostri viaggi, delle nostre radici.”

La Compagnia OLTRE è nata nel 2024 proprio intorno a questo progetto, riunendo due attori, una drammaturga-regista e un musicista. La drammaturgia e la regia dello spettacolo sono a cura di Patrizia Pasqui, mentre in scena ci sarà Mario Spallino, affiancato dallo stesso Carlo Vecce. I costumi sono a cura di Fondazione Cerratelli, mentre le musiche originali sono state composte da Guido Tongiorgi. L’organizzazione e la produzione sono curate da Francesco Grossi per la Compagnia OLTRE, con il sostegno  di Cellini Art Fund . Il progetto gode inoltre del patrocinio del Teatro Verdi di Pisa.

INFORMAZIONI

Ingresso allo spettacolo gratuito per i possessori del biglietto del Museo Galileo per la data del 7 maggio, fino a esaurimento posti disponibili. Prenotazione consigliata a info@museogalileo.it.

Dalle ore 18 ingresso ridotto al Museo € 8 (solo in biglietteria).

Condividi articolo

Altre notizie di Cultura

Festival del Maggio: Gran Galà Lulli con Sardelli e i Modo Antiquo

Festival del Maggio: Gran Galà Lulli con Sardelli e i Modo Antiquo

3 Maggio 2025 | 16:00
Orchestra della Toscana: torna «Ville e giardini incantati». 14 concerti fra giugno e luglio

Orchestra della Toscana: torna «Ville e giardini incantati». 14 concerti fra giugno e luglio

2 Maggio 2025 | 20:02
𝗩𝗘𝗥𝗧𝗜𝗚𝗜𝗡𝗘. 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗴𝗿𝗮𝗳𝗶𝗲 𝘇𝗲𝗻𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶|𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗼 𝗭𝗮𝗺𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶 In mostra una selezione di fotografie del complesso monumentale della Cattedrale di Firenze

𝗩𝗘𝗥𝗧𝗜𝗚𝗜𝗡𝗘. 𝗙𝗼𝘁𝗼𝗴𝗿𝗮𝗳𝗶𝗲 𝘇𝗲𝗻𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶|𝗙𝗿𝗮𝗻𝗰𝗼 𝗭𝗮𝗺𝗽𝗲𝘁𝘁𝗶 In mostra una selezione di fotografie del complesso monumentale della Cattedrale di Firenze

2 Maggio 2025 | 20:02
Certaldo rilancia: al via i lavori di restauro e valorizzazione

Certaldo rilancia: al via i lavori di restauro e valorizzazione

2 Maggio 2025 | 14:15
Firenze, 87º Festival del Maggio: «War Requiem» di Britten diretto da Ceretta

Firenze, 87º Festival del Maggio: «War Requiem» di Britten diretto da Ceretta

2 Maggio 2025 | 10:27
Leggi tutti