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Stragi nazifasciste, inaugurata la mostra con il presidente Giani e il procuratore De Paolis

Stragi nazifasciste, inaugurata la mostra con il presidente Giani e il procuratore De Paolis

“Nonostante il lungo tempo trascorso”. In palazzo Strozzi Sacrati torna l’esposizione sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica

Una mostra che celebra il sacrificio che fu determinante nel processo di costruzione della Repubblica Italiana. Il sacrificio di centinaia di migliaia di italiani: che vestivano l’uniforme delle nostre Forze Armate e che combatterono valorosamente nella Seconda Guerra Mondiale, che scelsero di organizzarsi in formazioni patriottiche dando vita alla Resistenza, o della popolazione civile, che sostenne in maniera decisiva i combattenti con ogni mezzo. 

In palazzo Strozzi Sacrati è stata inaugurata la mostra itinerante “Nonostante il lungo tempo trascorso … Le stragi nazifasciste nella guerra di liberazione 1943-1945”, alla presenza del presidente Eugenio Giani, del curatore Marco De Paolis, procuratore generale militare presso la Corte militare di appello, del generale c.a. Maurizio Riccò, comandante delle Forze Operative Nord dell’Esercito e di numerose altre autorità civili e militari.

 La mostra è stata realizzata, sotto l’alto patronato del Presidente della Repubblica, dallo Stato maggiore della Difesa e dalla Procura generale militare presso la Corte militare di appello, e torna nel palazzo della Presidenza della Regione dove era già stata ospitata nell’estate del 2022.
L’esposizione, ulteriormente arricchita, comprende pannelli con testi, foto, ma anche testimonianze in video e cimeli, ed è in grado di condurre il visitatore attraverso un percorso ricco di elementi e ricostruzioni puntuali, per conoscere una pagina particolarmente dolorosa della nostra storia nazionale e celebrare la Memoria.

Secondo il presidente Giani: “La Memoria non è solo una geografia di luoghi e un calendario di commemorazioni. Se si limitasse a questo sarebbe a rischio, col passare degli anni, il venire meno dei testimoni, il succedersi delle generazioni.   
Perché ci sia Memoria abbiamo bisogno di una capacità di comprensione profonda, direi empatica. Dobbiamo partire dalle vite che si sono incrociate con la Storia e che da quest’ultima sono state cancellate. Dobbiamo fare in modo che quelle vite ci accompagnino, anche laddove le loro vicende sono state per troppo tempo sottratte alla giustizia dei tribunali, per restituire l’unica riparazione possibile, la verità e il ricordo. 
La memoria, diceva Italo Calvino, conta veramente solo se tiene insieme l’impronta del passato e il progetto del futuro.
A questo serve questa mostra preziosa, che ho fortemente voluto ospitare presso la presidenza della Regione Toscana: mostra di memoria, verità e giustizia. Mostra che ci aiuta nel mondo difficile di oggi, facendoci levare più forte il nostro grido contro la guerra, nel ricordo delle stragi nazifasciste”.
Nonostante il lungo tempo trascorso…, queste parole che noi abbiamo scelto come titolo della mostra sono tratte da un provvedimento giudiziario- ha detto Marco De Paolis- dalla famosa archiviazione provvisoria con la quale il procuratore generale militare del 1960 aveva messo una pietra tombale su 695 fascicoli relativi alle stragi nazifasciste commesse in Italia e all’ estero sulla popolazione civile e sui nostri militari prigionieri di guerra. Queste parole che sancivano, appunto, la fine di una iniziativa giudiziaria che non aveva mai visto la luce, noi l’abbiamo intesa, invece, come il recupero dei valori sui quali oggi e costituita oggi la nostra nazione, quei valori di libertà, di solidarietà e rispetto della vita umana e, soprattutto, di adempimento del dovere.
Adempimento del dovere da parte dei cittadini, da parte dei militari, da parte dei pubblici funzionari. Quindi nonostante il lungo tempo trascorso significa, oggi, che non esiste un tempo che possa cancellare quelle pagine della nostra storia, pagine che hanno costruito il nostro Paese, la nostra ltalia di oggi”.


Luogo e data mostra
Palazzo Strozzi Sacrati, Piazza del Duomo 10, Firenze
fino al 5 maggio 2025

Ingresso gratuito con prenotazione
telefonare dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 al numero 0554385616

Orario 
dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 12.30 e dalle 14 alle 16.30
il sabato dalle 10 alle 12.30
 

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