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Zone montane e soggette a vincoli, al via il bando da 3,4 milioni

Zone montane e soggette a vincoli, al via il bando da 3,4 milioni

Al via il bando che prevede il sostegno alle aziende agricole che operano in zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici. Si tratta della misura 13 del Piano di Sviluppo Rurale che può contare nel complesso su una dotazione di 3 milioni e 400mila euro (1 milione e 700mila di indennità compensative nelle zone montane e 1 milione 700mila di indennità compensative in zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane) ed eroga un’indennità ad ettaro a parziale compensazione degli svantaggi cui sono sottoposte le aziende stesse.

E’ questo l’ultimo bando della programmazione comunitaria 2014-2022 e consente di accedere ad un premio pari a 450 euro per ettaro di superficie agricola utilizzata nelle zone montane.  A questo importo si applica un criterio di degressività in base al numero di ettari ammissibili per ogni singolo richiedente. L’indennità è quindi ridotta secondo i seguenti parametri:

  • 100% per superfici fino a 30 ettari
  • fino al 20% per superfici al di sopra dei 100 ettari

“E’ chiaro  – ha detto il presidente Eugenio Giani – come occorra concentrare gli sforzi per garantire il presidio del territorio ed il sostegno alle imprese agricole che operano su territori montani. La legge sulla Toscana diffusa appena approvata in Consiglio va anche in questa direzione. L’obiettivo è invertire la tendenza del progressivo calo della popolazione in tali aree, con risvolti importanti anche sulla tutela del territorio e degli equilibri idrogeologici che finiscono per ripercuotersi sui territori più popolati”. 

“Questi 3 milioni e 400mila euro – ha sottolineato la vicepresidente e assessora all’agricoltura Stefania Saccardi – sono le prime risorse del bando, che verranno poi integrate con una modifica del piano finanziario. L’analisi di contesto sulle zone caratterizzate da vincoli naturali o da altri vincoli specifici evidenzia come le carenze strutturali di queste zone, soprattutto in relazione alla struttura demografica, ad esempio la popolazione più anziana o le differenze di genere più marcate, o in relazione alla struttura economica, determinino maggiori costi di produzione e minori quantità di prodotto”.

“Tuttavia – ha aggiunto Saccardi – occorre mettere in campo tutti i sostegni possibili perché le zone montane e svantaggiate rappresentano per la Toscana poco più della metà dell’intero territorio regionale ed in esse si concentrano la maggior parte delle attività agricole e zootecniche di maggior valore qualitativo, come produzioni tipiche e tradizionali, di valore ambientale, come il presidio del territorio, prevenzione dal dissesto idrogeologico, biodiversità e di valore paesaggistico perché mantengono le superfici coltivate e il rispetto alla rinaturalizzazione delle stesse superfici a seguito di abbandono”.

Il bando, di prossima pubblicazione, prevede il termine ultimo per la presentazione della domanda di aiuto il 15 maggio prossimo.

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