Si è chiusa sul molo di Acciaroli, la settimana del Boot Camp “Save the Ocean”, un’esperienza intensa e partecipata che ha trasformato il borgo cilentano in un luogo di incontro, ispirazione e azione concreta per la tutela del mare.
Dal 2019, il Future Food Institute promuove il programma “Climate Shapers”, nato presso il quartier generale delle Nazioni Unite a New York e cresciuto formando changemaker in tutto il mondo: da Tokyo a Thingeyri in Islanda, da Marettimo in Sicilia fino a Pollica. Ed è proprio a Pollica – Comunità Emblematica UNESCO della Dieta Mediterranea – che, per il quinto anno consecutivo, in collaborazione con il Comune e il Centro Studi Dieta Mediterranea “Angelo Vassallo”, ha preso vita un laboratorio permanente di rigenerazione ecologica integrale.
Quest’anno l’edizione SAVE THE OCEAN si è tenuta all’indomani della Venice Climate Week e ispirata dalla Venice Declaration, un appello globale per unire le città d’acqua in un’alleanza di governance costiera condivisa. In Cilento, a Pollica si lavora per dare forma alle Blue Communities: territori consapevoli, resilienti e rigenerativi, custodi dell’identità mediterranea e pionieri di nuovi modelli di sviluppo integrale.
Cinque giorni di workshop che hanno visto coinvolti venti “climate shapers” immersi in un percorso formativo nel cuore di Pollica, dove il sapere scientifico ha camminato fianco a fianco con i racconti dei pescatori, le pratiche delle famiglie, l’accoglienza autentica della comunità locale. Una settimana vissuta tra escursioni lungo la costa al fianco dei pescatori, laboratori pratici, momenti di ascolto e riflessione collettiva.
L’evento conclusivo ha visto protagoniste voci di grande esperienza e passione: il Sindaco di Pollica Stefano Pisani; Sara Roversi, Presidente del Future Food Institute e del Paideia Campus, curatrice della Venice Climate Week, Rosalba Giugni, Fondatrice e Presidente di Marevivo, Alex Bellini, esploratore e divulgatore scientifico, Paola Mercogliano, Principal Scientist del CMCC.
La serata si è aperta con la consegna del manifesto per salvaguardia degli oceani creato dai bambini di Pollica e consegnato simbolicamente al Sindaco Pisani e si è conclusa con la testimonianza di due dei creators intervenuti al workshop Antonio Mascoli e Edoardo Pierantozzi che ci hanno insegnato che la comunicazione autentica è necessaria e può abbattere barriere, coinvolgere nuove generazioni e trasformare la conoscenza in azione.
“Ogni volta che salgo su una barca o incontro una comunità che vive di pesca, mi ricordo che il mare non è solo un paesaggio da raccontare, ma un equilibrio fragile da proteggere.
L’ho visto qui, nel Cilento: dove il sapere dei pescatori si fonde con l’innovazione, e dove le istituzioni, dialogando con chi vive il mare ogni giorno, costruiscono modelli concreti di gestione sostenibile.
È da esperienze come questa che può nascere un nuovo patto tra uomo e natura, fatto di rispetto, ascolto e rigenerazione.”
— Edoardo Pierantozzi, creator e storyteller @eddyverso__
La settimana si è aperta con l’intervento di Gian Marco Luna, Direttore del CNR-IRBIM, che ha tracciato con chiarezza il quadro delle sfide urgenti che minacciano la biodiversità marina del Mediterraneo, sottolineando la necessità di una governance fondata sulla scienza e sull’ascolto dei territori. Nei giorni successivi, i partecipanti hanno avuto il privilegio di confrontarsi direttamente con scienziati, ricercatori e innovatori che, con generosità e rigore, hanno condiviso conoscenze, esperienze e visioni.
Tra questi, Paola Mercogliano, climatologa del CMCC, ha mostrato come la scienza climatica stia evolvendo da strumento di analisi a leva di cambiamento, ponendo l’accento sulla necessità di una nuova comunicazione scientifica capace di trasformare dati in consapevolezza e coinvolgimento collettivo. Dal Gemello Digitale del Mediterraneo presentato da Giusy Olivieri e dal team del prof. Vincenzo Naddeo SEED di UNISA, agli approcci interdisciplinari del progetto HOHLI di Giovanni Quaranta UNIBAS, e ai contributi di Luigi Montano e Marianna Rizzo, ogni momento è stato un tassello fondamentale nella costruzione di una visione sistemica e rigenerativa.
Accanto alla scienza, il potere della testimonianza e dell’impegno civile ha trovato voce con Rosalba Giugni, fondatrice di Marevivo, pioniera nel promuovere una legislazione ambientale più giusta ed efficace. Con la sua instancabile determinazione, ha dato vita e forza alla Legge SalvaMare, norma rivoluzionaria che permette di riportare a terra i rifiuti accidentalmente pescati, trasformando così ogni gesto di navigazione in un atto di tutela concreta degli ecosistemi marini. La sua testimonianza ha reso evidente come l’attivismo, se fondato su amore e competenza, possa davvero cambiare la cultura di un Paese.
A dare profondità e visione Alex Bellini – esploratore, divulgatore – ha accompagnato i ragazzi attraverso riflessioni potenti sul limite, sulla resilienza, sulla responsabilità individuale, ricordando che ogni gesto può diventare un atto rigenerativo.
Non solo dati e modelli, ma relazioni vive, nate sul campo, che hanno reso tangibile l’urgenza e la possibilità del cambiamento. A Pollica, la scienza si è fatta ascolto, esperienza, comunità. Ha ispirato i giovani Climate Shapers a costruire ponti tra conoscenza e azione, tra innovazione e tradizione, per rigenerare insieme il Mediterraneo.
“Abbiamo scelto di partire da Pollica, dal Cilento e dalle Terre della Dieta Mediterranea perché qui, da sempre, terra e mare dialogano in equilibrio. È in questo legame profondo, fatto di gesti quotidiani, di cura e di relazioni autentiche tra generazioni, che prende forma il cambiamento. Il Boot Camp Save the Ocean non è solo un percorso formativo: è un’esperienza viva di ecologia integrale, dove il sapere scientifico incontra la visione dei giovani, e dove rigenerare il pianeta diventa un’azione concreta, condivisa e trasformativa.”
— Sara Roversi, Presidente del Future Food Institute
“A Pollica, mentre altrove si scrivono strategie per la pesca, le aree interne o lo sviluppo locale senza ascoltare davvero i territori, noi costruiamo alleanze vere. Mettiamo intorno allo stesso tavolo scienziati, comunità locali, giovani e innovatori. E il risultato è sorprendente: nuova energia per abitare luoghi antichi, trasformando saperi ancestrali in soluzioni per il futuro. Qui la rigenerazione non si teorizza: si vive.”
— Stefano Pisani, Sindaco di Pollica e Coordinatore del Tavolo Nazionale ANCI sulle Blue Communities
Il Paideia Campus di Pollica si conferma un punto di riferimento internazionale per la formazione esperienziale su ecologia integrale, sostenibilità e rigenerazione dei territori. Il Boot Camp è stato parte integrante della visione “Pollica2050 – Vivere Mediterraneo”, che mette al centro il legame profondo tra le persone, la natura e il sapere tramandato nei piccoli borghi.