Toscana Post Toscana Post
Toscana Post Toscana Post
Cisgiordania: Israele arresta Hamdan Ballal, regista premio Oscar di “No other land”

Cisgiordania: Israele arresta Hamdan Ballal, regista premio Oscar di “No other land”

Il regista premio Oscar Hamdan Ballal, il 2 marzo a Hollywood

SUSYA (CISGIORDANIA) – Ferito durante alcuni scontri e poi arrestato dagli uomini dell’Idf Hamdan Ballal, il regista palestinese premio Oscar per il documentario ‘No other land’. Il co-regista israeliano, Yuval Avraham, ha scritto su X che Ballal è stato aggredito.

E’ accaduto dopo che decine di coloni arrivati questa sera, 24 marzo 2025, nei pressi del villaggio di Susya, nella Cisgiordania meridionale, hanno lanciato pietre contro auto, case e residenti che hanno risposto.

“Un gruppo di coloni – ha scritto Avraham sui social -ha attaccato la casa di Hamdan, che ha diretto il film insieme con me. Lo hanno picchiato sulla testa e su tutto il corpo. Mentre era ferito e sanguinante, i soldati sono entrati nell’ambulanza che aveva chiamato e lo hanno arrestato. Da allora non si hanno più notizie e non è chiaro se stia ricevendo cure mediche e che cosa gli stia succedendo”.

Avraham ha postato un video che mostra un colono mascherato che avrebbe attaccato il villaggio di Ballal. “Hanno continuato ad attaccare pure gli attivisti americani, rompendo la loro auto con pietre”, ha aggiunto il regista israeliano. Secondo un testimone oculare, quattro palestinesi sono stati feriti dal lancio di pietre, la maggior parte in modo lieve.

La polizia ha dichiarato che tre palestinesi sono stati arrestati, in manette anche un minorenne israeliano successivamente rilasciato a causa delle ferite riportate dopo essere stato colpito da una pietra. Il 3 marzo scorso ‘No other land”, che racconta le demolizioni ad opera dell’Idf nel villaggio palestinese di Masafer Yatta, in Cisgiordania, ha vinto l’Oscar come miglior documentario. All’opera hanno preso parte due registi palestinesi, Ballal e Basel Adra, entrambi residenti di Masafar Yatta, e due registi israeliani, Yuval Abraham e Rachel Szor.

Sul palco a Los Angeles, due dei quattro registi del film, un israeliano e un palestinese, hanno chiesto diritti per i palestinesi e una soluzione negoziata al conflitto. Avraham, ha parlato della distruzione di Gaza ed anche degli ostaggi israeliani, brutalmente rapiti il 7 ottobre.

“C’è un percorso diverso, una soluzione politica, senza supremazia etnica, con diritti nazionali per entrambi i nostri popoli”, ha detto. Diversi giorni dopo il discorso di Avraham agli Oscar, la Campagna palestinese per il boicottaggio accademico e culturale di Israele (Pacbi) ha rilasciato una dichiarazione in cui condannava il documentario per aver violato le “linee guida anti-normalizzazione” del movimento.

Di diverso parere invece il capo del consiglio comunale del villaggio palestinese di Susya che ha ringraziato l’appoggio degli attivisti, anche israeliani. Il documentario, nonostante l’Oscar, non ha ancora trovato un distributore in America. 

Condividi articolo

Altre notizie di Italia e Oltre

Ucraina, Tajani “Palla nelle mani della Russia, decida cosa fare”

Ucraina, Tajani “Palla nelle mani della Russia, decida cosa fare”

16 Maggio 2025 | 19:02
Pasta e motori, a Imola la Domenica Italiana di Barilla

Pasta e motori, a Imola la Domenica Italiana di Barilla

16 Maggio 2025 | 19:02
Televisione satellitare, scelta in crescita per qualità e copertura

Televisione satellitare, scelta in crescita per qualità e copertura

16 Maggio 2025 | 19:02
Tumore al seno, al via la campagna Novartis “Pronte a prevenire”

Tumore al seno, al via la campagna Novartis “Pronte a prevenire”

16 Maggio 2025 | 19:01
Ismett, specialisti a confronto al congresso Medtass

Ismett, specialisti a confronto al congresso Medtass

16 Maggio 2025 | 19:01
Leggi tutti