
ROMA – Tra sabato 29 e domenica 30 marzo 2025 torna l’ora legale. Alle due di notte bisognerà spostare le lancette avanti di un’ora, ovvero alle tre di notte. Dunque, dormiremo tutti un’ora in meno, ma in compenso avremo giornate più lunghe e più luce naturale da sfruttare. L’ora solare tornerà domenica 26 ottobre 2025.
Godremo di un’ora di luce solare in più, con un conseguente risparmio sulla bolletta elettrica, anche se dovremo rinunciare a sessanta di sonno mattutino. Ne sentiremo la mancanza, ma il disagio è destinato a risolversi nel giro di pochi giorni, quando ci saremo abituati al nuovo “fuso orario”.
LO ‘SWITCH’ CHE DIVIDE GLI SCIENZIATI – L’ora legale, uno ‘switch’ che divide la scienza, e anche la popolazione. Molte persone infatti si svegliano più irritabili. E forse non è un caso che negli Usa, dove il cambio ora è avvenuto il 9 marzo, secondo un sondaggio il 54% dei cittadini abolirebbe questa pratica. Ma se tramontasse l’epoca dello switch cosa prenderebbe il suo posto?
Alcuni legislatori, si analizza in un focus su ‘Science’ online, hanno proposto di ‘bloccare’ l’orologio rendendo l’ora legale lo standard nazionale per tutto l’anno, attraverso progetti di legge come il Sunshine Protection Act, ma fra i ricercatori c’è chi si oppone perché mattine particolarmente buie e serate particolamente luminose interromperebbero il sonno delle persone.
Molte organizzazioni mediche e scientifiche invece propugnano l’ora solare permanente. Non c’è consenso negli ambienti accademici, e in un articolo provocatorio pubblicato la scorsa settimana su ‘Royal Society Open Science’, due fisici sostengono che in realtà si esasperano i problemi del sistema attuale e che dovremmo pensarci due volte prima di sbarazzarci dei cambi stagionali sulle lancette.