
BANGKOK (THAILANDIA) – Le certezze del disastro, in Myanmar, già Birmania, e Thalandia, sono destinate a durare poco: il terremoto di magnitudo 7.7 ha causato, finora, oltre 1.000 morti e 2.000 feriti. Lo rende noto la giunta militare del Paese asiatico. Ma le ipotesi sono apocalittiche: si temono oltre 10mila morti e danni per miliardi di dollari che vanno ben oltre il limitato Pil del Myanmar, ma che inciderebbero in maniera devastante anche sulla risorse della Thailandia.
Di oltre 10mila morti parlano alcuni funzionari americani, secondo quanto riportato da Cnn. La stima è in linea con quella degli esperti tramite i modelli dello Us Geological Survey (Usgs).
I soccorritori scavavano da ore tra le macerie degli edifici crollati, in una disperata ricerca di sopravvissuti. Il sisma ha distrutto edifici, abbattuto ponti e piegato strade in ampie zone del Myanmar, con una massiccia distruzione a Mandalay, la seconda città più grande del Paese asiatico e che ospita oltre 1,7 milioni di persone.
Tra gli edifici crollati a Kyaukse, nella regione di Mandalay, anche la scuola materna West Mye Mye Kyi dove stamattina i soccorritori hanno ritrovato i corpi di 12 bambini in età prescolare e di un insegnante. Lo riporta la Bbc. Altre persone sono rimaste intrappolate all’interno dell’edificio crollato e con il passare del tempo le possibilità di trovarle vive si riducono. Secondo notizie non confermate, circa 50 bambini e sei insegnanti sarebbero dispersi dopo il crollo dell’edificio.
Oltre 90 persone potrebbero essere rimaste intrappolate nelle macerie di un condominio a Mandalay, nel Myanmar centrale, distrutto dal terremoto devastante che ha colpito ieri il Myanmar. Lo ha detto un funzionario della Croce Rossa, i soccorritori stanno cercando di liberare le vittime. L’edificio, Sky Villa, è tra quelli più colpiti dal sisma con molti dei suoi 12 piani crollati uno sull’altro.
“Dopo il terremoto si rischia un’emergenza sanitaria: gli ospedali, già poco attrezzati e con strumentazioni inadeguate, sono già al collasso e mancano farmaci. Inoltre per i soccorsi tentare di raggiungere la zona dell’epicentro del sisma è difficile anche per la guerriglia. Chi proviene dalla Thailandia, una delle porte principali per raggiungere la zona, deve infatti attraversare un’area estremamente pericolosa”. Questo l’allarme lanciato da Angelo Conti dell’ong Medacross che opera in Myanmar. “Non appena le condizioni di sicurezza lo consentiranno porteremo farmaci e le nostre cliniche mobili al nord”, aggiunge Conti.
L’aeroporto principale della capitale del Myanmar, Naypyitaw, e’ stato chiuso dopo che il terremoto ha causato il crollo della torre di controllo del traffico aereo, uccidendo almeno sei persone, secondo alcune fonti. Lo riporta l’agenzia online Myanmar Now. Il terremoto di magnitudo 7,7, che ha colpito Mandalay intorno a mezzogiorno di venerdi’, ha costretto anche alla chiusura dell’aeroporto locale per ingenti danni alle attrezzature aeronautiche.
Incurante del devastante terremoto che ha colpito il Myanmar, la giunta militare di Yangon ha continuato a effettuare attacchi aerei in diverse regioni del paese dove sono attivi i ribelli che si oppongono al regime. Lo scrive la Bbc. Secondo la People’s Defense Force – la milizia che si batte contro la giunta – il villaggio di Nwe Khway, nel distretto di Chaung U a Sagaing, regione epicentro del sisma, è stato bombardato due volte.
Altri raid aerei sono stati condotti a Ley Wah, nello stato di Kayin, vicino al quartier generale dell’Unione Nazionale Karen (che si batte per l’indipendenza) e a Pyu, nella regione di Bago.