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Fondi FESR Toscana: ecco come le imprese possono ottenerli.

Fondi FESR Toscana: ecco come le imprese possono ottenerli.

Dopo le interviste all’assessore Leonardo Marras della Regione Toscana sul perché dei fondi FESR e su come sono stati pensati ( https://www.toscana-post.it/rubriche/facciamo-i-conti/programma-regionale-fesr-2021-2027-tante-risorse-per-migliorare-la-competitivita-delle-imprese-toscane-intervista-allassessore-leonardo-marras/) , e Emilio Quattrocchi, amministratore delegato di Italia Comfidi che ci ha spiegato il ruolo del Comfidi nell’accompagnare le imprese per ottenere i fondi messi a disposizione dalla Regione Toscana ( https://www.toscana-post.it/rubriche/facciamo-i-conti/emilio-quattrocchi-di-italia-comfidi-ecco-come-accompagniamo-le-imprese-toscane-per-avere-finanziamenti-dei-fondi-fesr/ ) ; La terza e ultima intervista l’abbiamo fatta a Alessandra Trano, responsabile area tecnica finanza agevolata di Italia Comfidi per scendere maggiormente negli aspetti tecnici e dare elementi utili agli imprenditori che ci leggono.

Le azioni previste sono diverse e con diverse possibilità di intervento per le imprese. Si tratta di un’importante opportunità. In quali interventi principalmente le imprese potranno sfruttare queste risorse?

Le misure attive o di prossima attivazione ineriscono due priorità della Programmazione Regionale 21/27:

  1. Ricerca, innovazione, digitalizzazione e competitività;
  2. Transizione ecologica, resilienza e biodiversità.

Sinteticamente, quindi:

  • le imprese, nel caso di specie micro, piccole e medie, start up comprese, potranno essere supportate nell’accesso al credito per rafforzare la propria competitività attraverso investimenti produttivi, quindi acquistando beni strumentali, attrezzature ed impianti, licenze e know how;
  • la stessa platea di beneficiari, allargata ad inclusione delle grandi imprese, potrà realizzare interventi, in linea con le politiche mirate al contrasto ai cambiamenti climatici, per ridurre il proprio fabbisogno energetico grazie ad interventi di efficientamento energetico delle strutture, quindi degli immobili in cui l’attività di impresa viene esercitata, e/o dei propri processi produttivi, in ottica di economia circolare. Inoltre, sarà possibile richiedere ed ottenere un contributo a fondo perduto per l’installazione di impianti di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili, come gli impianti fotovoltaici, purchè la potenza degli impianti sia tarata sull’autoconsumo dell’impresa richiedente.

 Come possono informarsi per capire se la loro idea di investimento è ammissibile in una delle azioni previste e come possono partecipare ai bandi le imprese?

Sia per le misure legate alla transizione ecologica che per le azioni finalizzate alla realizzazione di investimenti produttivi le imprese interessate possono reperire le prime informazioni per valutare l’accessibilità e la conformità dei propri piani di investimento consultando:

Naturalmente, tenendo  presente che le azioni finalizzate alla realizzazione di investimenti produttivi prevedono sovvenzioni ad abbattimento degli interessi dei finanziamenti previsti oltreché delle commissioni di garanzia, da cui sarà comunque necessario valutare il merito creditizio dell’impresa, mentre le misure dedicate alla transizione ecologica richiedono la trasmissione di documenti tecnici asseverati, si consiglia di contattare consulenti e professionisti del settore per poter verificare la conformità del progetto pianificato alle prescrizioni normative e predisporre adeguatamente la documentazione richiesta.

 Quanto tempo c’è? Qual è la scadenza prevista per poter partecipare?

Per quanto attiene alle misure finalizzate al sostegno degli investimenti produttivi, è stato pubblicato il Bando avente ad oggetto le “Sovvenzioni per l’abbattimento degli interessi e delle commissioni di garanzia su finanziamenti di importo fino a Euro 50.000,00 (DGR. 757 del 25/06/2024)”, con focus, quindi, su start up, imprese femminili e giovanili; lo sportello per la presentazione delle istanze è operativo dal 14 novembre. Relativamente all’Avviso inerente le Sovvenzioni a fondo perduto per l’abbattimento degli interessi su prestiti erogati nell’ambito della provvista BEI di importo superiore a Euro 70.000,00 bisognerà attendere verosimilmente la fine dell’anno in corso.

Viceversa, sul tema della transizione ecologica, sono stati già aperti, in data 16 ottobre, gli sportelli dedicati all’installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili (Azione: 2.2.3. Produzione energia da fonti rinnovabili) e all’efficientamento dei processi produttivi (Azione: 2.1.3. b Efficientamento energetico delle Imprese - Processi Produttivi); entrambe le linee prevedono quale termine per la presentazione delle istanze la data del 7/1/2025; infine, è operativo dal 13 novembre anche lo sportello della misura dedicata all’efficientamento degli immobili (Azione: 2.1.3. a Efficientamento energetico delle Imprese - Immobili) con chiusura programmata per il 14/02/2025.

 Cosa è necessario presentare e a che livello di progettazione è necessario arrivare ai fini della partecipazione?

Le misure attivate o di prossima attivazione richiedono un grado di tecnicalità elevato a supporto della progettazione aziendale; la documentazione da trasmettere in sede di presentazione della domanda di contributo richiede, infatti, una meticolosa verifica nonché un’accurata predisposizione, da cui è comunque necessario valutare il singolo caso rispetto alla specifica misura di riferimento; si rinnova il consiglio a contattare figure professionali che possano sostenere adeguatamente l’azienda nelle fasi di verifica della prefattibilità, predisposizione della documentazione, invio della domanda di contributo e rendicontazione.

Quali sono i criteri di valutazione che verranno adottati per assegnare i contributi?

Per quanto attiene agli Avvisi inerenti il sostegno agli investimenti produttivi, si ricorda comunque che un elemento di cui tener conto è il merito creditizio della richiedente; relativamente alle misure del pacchetto Transizione Ecologica, quindi, riepilogando l’ Azione 2.2.3. Produzione energia da fonti rinnovabili, l’Azione: 2.1.3. b Efficientamento energetico delle Imprese - Processi Produttivi e l’Azione: 2.1.3. a Efficientamento energetico delle Imprese - Immobili, queste prevedono una procedura valutativa a sportello; in altri termini, il procedimento di istruttoria si articolerà nelle seguenti fasi: verifica di ammissibilità, valutazione delle proposte progettuali, ivi inclusa l’ammissibilità delle spese proposte a finanziamento e applicazione dei criteri di valutazione e/o di premialità, approvazione degli esiti istruttori che distinguono le domande in  ammesse e finanziate/ ammesse e non finanziate per carenza di fondi/ non ammesse, concessione dell’agevolazione. Sinteticamente, per poter essere ammesso al finanziamento, il progetto dovrà ricevere il punteggio minimo previsto per ciascun criterio. I progetti che raggiungono o superano il punteggio minimo complessivo indicato saranno compresi nella graduatoria dei progetti finanziabili; sulla disponibilità, però, delle risorse stanziate a copertura giocherà un ruolo determinante il fattore tempo, quindi la data di presentazione. Infatti, la graduatoria definitiva è predisposta sulla base del maggior punteggio assegnato, comprensivo dell’applicazione dei criteri di valutazione e premialità e, a parità di punteggio finale, la graduatoria sarà definita in base all’importo dell’investimento ammissibile, in ordine decrescente e, in caso di ulteriore parità, in base alla data di presentazione della domanda.

Ogni aiuto può essere importante, ma queste risorse e la composizione dei bandi possono davvero sostenere un investimento che altrimenti sarebbe stato difficile e non possibile per le imprese, producendo un miglioramento del “sistema impresa” in Toscana?

Al di là della complessità della singola misura, qualsiasi strumento contributivo non può che incentivare la realizzazione di progetti organici che possano impattare positivamente sul tessuto imprenditoriale regionale e il suo indotto.

Peraltro, nel caso di specie, considerando le priorità a cui gli Avvisi fin qui discussi sono agganciati, queste agevolazioni intendono sostenere concretamente le imprese intervenendo sia sugli asset produttivi che generano ricavi sia, pensando alla transizione ecologica e quindi all’efficientamento, sui costi, favorendone il decremento.

Inoltre, non bisogna sottovalutare quanto l’impronta ambientale delle aziende, al di là del suo valore intrinseco, sia comunque determinante nell’avvicinare le imprese a temi ESG che saranno sempre più attenzionati e che faranno parte del sistema di valutazione del merito creditizio.

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