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Fiorentina miracolo: vince partita-corrida in casa Lazio (1-2) ed esce dal tunnel. Bravo Palladino. Arbitro inadeguato. Pagelle

Fiorentina miracolo: vince partita-corrida in casa Lazio (1-2) ed esce dal tunnel. Bravo Palladino. Arbitro inadeguato. Pagelle

Beltran esulta dopo la rete dello 0-2 contro la Lazio (foto ACF FIORENTINA)

FIRENZE – Avevo auspicato una partita da stropicciarsi gli occhi: così è stato. Torna alla vittoria (1-2), la Fiorentina, dopo una partita corrida, terminata al 98′, che un arbitro inadeguato come Rapuano si è lasciato scappare di mano. Dopo aver tollerato tutto ed espellendo i due allenatori, sbigottiti proprio per le sue sviste. Ha fatto le spese di un Rapuano incerto anche Adlì, espulso addirittura quando era uscito dal campo, sostituito da Comuzzo. Doppia ammonizione: prima perchè secondo l’arbitro avrebbe perso tempo a lasciare il rettangolo di gioco, poi per aver dato un calcio rabbioso al pallone. Invano Palladino ha cercato di spiegare che era arrabbiato con lui per la sostituzione non con l’arbitro.

CORRIDA – In ogni caso, la Fiorentina vince combattendo nello stadio della Lazio, una delle formazioni più in forma del campionato. Fiorentina nuova, convinta, soprattutto compatta. Capace di segnare due gol nel primo tempo, con una spettacolare conclusione di Adli e con un colpo di testa che non ti aspetti da parte di Beltran. E anche di colpire un palo con Gudmundsson in acrobazia. Ma anche capace, la Fiorentina, di combattere, di chiudersi in difesa, sfoderando una sorta di catenaccio d’altri tempi. Però molto efficace. Tutti meritano voti alti. Due in maniera particolare: Beltran per il gol e per essersi sacrificato a fare il mediano e il terzino per tutta la partita. L’altro è De Gea: formidabile la sua parata salva-risultato negli ultimi istanti di gioco. Marco Baroni non si aspettava un avversario così assatanato. Pensava di contenerne lo slancio iniziale, di poterla aggirare e infilare. Invece è stata la Fiorentina ad aggredire e ad affondare la Lazio nel primo tempo e a contenerla nella ripresa, quando sono entrati Rovella e Pedro, pronti a spingere e a fare di tutto per rimontare.

PALLADINO – La squadra si è battuta al massimo delle sue forze. Complimenti a tutti! Non mi interessa lo spettacolo: sono fondamentali i tre punti, arrivati dopo lunga astinenza. Palladino ha il merito non solo di aver motivato i giocatori (vedi cena e solleciti settimanali a tutti), ma anche di aver finalmente mandato in campo, nel primo tempo, la formazione più efficace: facendo giocare insieme Gudmundsson e Beltran alle spalle di Kean. Con Folorunsho a destra, ma pronto ad arretrare per infoltire un centrocampo mai così pronto dopo sei partite assolutamente deludenti. Si può disquisire a lungo sul modulo: per me, a occhio e croce, è stato un classico “albero di Natale”. Forse un 4-4-1? Potete anche definirlo uovo di Pasqua, per la compattezza della squadra e la reattività della squadra. Dove tutti si sono messi a disposizione, andando a coprire continuamente gli spazi. E anche bloccando le fonti di gioco della Lazio. Guendozi ha vito le streghe e Dele Bashiru, il sostituto Tavares, ha avuto lampi all’inizio. Poi è finito nel tritacarne di Dodò, capace di attaccare e difendere allo stesso tempo. Così come Gosens, contemporaneamente terzino e mediano. Bravo, questa volta, anche Mandragora, pronto a scambiarsi, all’occorrenza, con Gosens. A coprirlo quando lui andava avanti.

ADLI’ – Ma a questo punto godiamoci la cronaca di una partita appunto d’altri tempi, a suo modo elettrizzante.  Match subito vivo. La Lazio prova a spingere e dopo soli due minuti va alla conclusione con Castellanos, ma Pongracic si oppone e devia in corner. Sugli sviluppi del calcio d’angolo Marusic tenta l’incornata, ma trova soltanto l’esterno della rete. Al 6′ arriva il primo squillo della Fiorentina con Gudmundsson, che calcia dalla distanza mancando lo specchio della porta. All’11’ Marusic perde un pallone sanguinoso e innesca la ripartenza dei toscani con Gosens, che serve un perfetto assist per Adli: tiro al volo e gol del vantaggio. Semplicemente spèettacolare.

BELTRAN – Neanche il tempo di riorganizzarsi per i biancocelesti, che la Fiorentina mette a referto la rete del raddoppio al 17′ con Lucas Beltran: altra grande azione dei viola con Dodò. Cross al centro per l’argentino che sbuca da dietro, di testa, e deposita in rete la palla dello zero a due.

GUDMUNDSSON – La Lazio prova a reagire e al 26′ è Pellegrini a tentare il mancino dalla distanza, ma il suo tiro è impreciso. I ragazzi di Baroni spingono, ma al 34′ rischiano di capitolare con la splendida rovesciata di Gudmundsson, che si infrange sul palo. Al 38′ Gosens compie un provvidenziale intervento in area su Dia e sventa la minaccia nata sugli sviluppi di un corner.

PONGRACIC – Nella ripresa Baroni prova a scuotere i suoi. Entrano Rovella e Pedro al posto Dele Bashiru e Isaksen. La Fiorentina rischia grosso a causa di una palla persa da Pongracic, che innesca il contropiede di Pedro, il cui tiro viene deviato da Gosens. Errore grave di Pongracic che tutto sommato si è battuto bene. Al 19′ Adli, qualche secondo dopo essere stato sostituito, viene espulso per l’episodio già raccontato. Arbitro che ha hasbagliato. La Lazio si ritaglia una clamorosa occasione per riaprire la contesa al 22′ con un colpo di testa di Dia che crea qualche affanno a De Gea; alla fine la difesa riesce ad allontanare.

ASSALTO – Il finale è un assalto alla baionetta da parte della Lazio. La Fiorentina è brava a non perdere la concentrazione e a non rispondere alle provocazioni. Al secondo dei sei minuti di recupero (che diventeranno 8)’ la squadra di Baroni si regala una speranza grazie alla rete di testa siglata da Adam Marusic su assist di Hysaj. Lo stesso montenegrino qualche minuto più tardi sfiora la clamorosa doppietta che gli viene negata da una grande parata di De Gea. A tempo praticamente scaduto Pedro centra il palo che spezza i sogni di rimonta. La Fiorentina, nonostante un finale di sofferenza in cui vengono espulsi Baroni e Palladino, difendono il vantaggio ed espugnano 2-1 l’Olimpico, portandosi al sesto posto con 36 punti, mentre la Lazio resta 4^ a quota 39. 

Tabellino e pagelle

LAZIO (4-2-3-1): Provedel 6; Marusic 6, Gila 5.5, Romagnoli 5.5, Pellegrini 5.5 (21’st Hysaj 6.5); Dele-Bashiru 5 (1’st Rovella 6), Guendouzi 5.5; Isaksen 5 (1’st Pedro 5), Dia 5 (35’st Noslin sv), Zaccagni 5.5; Castellanos 5. Allenatore: Baroni 5.

FIORENTINA (4-2-3-1): De Gea 7; Dodo’ 6.5 (32’st Parisi 6), Pongracic 6, Ranieri 6, Gosens 6.5; Adli 7 (18’st Comuzzo 6), Mandragora 6.5; Beltran 7.5, Gudmundsson 7 (32’st Sottil 6), Folorunsho 6.5 (41’st Richardson sv); Kean 6. Allenatore: Palladino 7.

Arbitro: Rapuano di Rimini 4

Marcatori: 11’pt Adli, 17’pt Beltran, 47’st Marusic.

Espulsi: Adlì, Baroni, Palladino

Ammoniti: Dodo’, Mandragora, Pedro.

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