EMPOLI – E’ stata più spettacolare la “motorinata” dei tifosi viola sulla Fipili, rispetto alla partita. Punto utile, sia per l’Empoli che la Fiorentina, ma emozioni, e divertimento, poco sopra a zero. Come il risultato finale della partita. Qualche spunto individuale, soprattutto da parte di Kean, due o tre tiri azzardati, e regolarmente fuori. Ma niente di più. Troppo bloccate tatticamente, entrambe le formazioni.
Palladino ha capito due cose: che si si deve difendere a quattro e senza Biraghi. Morale? Gosens sacrificato a fare l’esterno difensivo sinistro. Bloccato, un po’ spaesato, decisamente fuori ruolo: anche se dal suo piede, nella ripresa, è partito uno dei tiri più pericolosi verso la porta dell’Empoli. Molto meglio di lui Dodò, forse il migliore in campo dei viola: pronto ad arretrare, ma spesso lanciato in percussioni insidiose sulla fascia destra. Dove talvolta si è trovato davanti, come un ostacolo, un Colpani alla ricerca di uno spazio che non ha quasi mai trovato.
GUDMUNDSSON – Anche il centrocampo ha risentito dell’impostazione più arretrata: Cataldi e Bove a coprire, Gudmundsson libero di vagare per il campo senza grande capacità di incidere. Unico momento in cui si è fatto notare è stato la lieve frizione con Cataldi su chi avrebbe dovuto battere una punizione. Alla fine non ha voluto sentire ragioni, l’islandese (che ora assomiglia molto meno a Kurt Hamrin…), e ha battuto lui. Centrando la barriera. Sotto la sufficienza anche Colpani e Kouamè. Assegno invece un sei a Kean per la grande generosità. Ma è sempre isolato, poco servito, mai coinvolto in un’azione corale. Insomma, Fiorentina assai meno brillante rispetto al secondo tempo con la Lazio. E da ripensare in vista del Milan. Empoli agguerrito, ma non troppo incisivo davanti. Con Gyasi e Colombo non all’altezza delle buone partite di avvio campionato. Zero a zero anche fra Palladino e D’Aversa, tatticamente accorti e timorosi, lo si è visto, di perdere il derby. L’Empoli sale a dieci punti in classifica, posizione molto buona, Fiorentina, con sette, ancora impaniata nella parte sinistra della classifica.
COLPANI – Pronti via e Pezzella (3′) inventa un cross insidioso sulla sinistra sul quale Ismajli non arriva per un soffio. La Fiorentina a sfonda spesso a destra con Dodò e, alla mezz’ora, un suo traversone arriva sulla testa di Colpani che però sbuccia il pallone da buona posizione, con la palla che termina ampiamente a lato. Si chiude senza reti un primo tempo privo di particolari emozioni.
DE GEA – In avvio di ripresa, sono i padroni di casa a provarci quando Esposito avanza verso l’area di rigore, si accentra sul sinistro e tenta una conclusione sul secondo palo che si spegne però sul fondo. Al 5′ è Pezzella a intercettare una palla a metà campo e a involarsi verso la porta, con il suo mancino defilato che viene respinto centralmente, in maniera scolastica e rischiosa, a mani aperte, da De Gea. Gli uomini di Palladino si rivedono all’11’, quando Gosens ci prova con un potente sinistro al volo dalla distanza, ma la sfera esce alla destra del palo.
KEAN – Al 33′, Kean protesta per un possibile atterramento di Ismajli ai suoi danni, ma l’arbitro lascia giocare. Nel finale, il risultato non cambierà, con il direttore di gara che dichiara concluse le ostilità sul punteggio di 0-0. La classifica, come detto, vede ora l’Empoli – unica squadra imbattuta della serie A assieme alla Juventus – salire a quota 10 in compagnia di Napoli, Lazio e Udinese, con 3 lunghezze di vantaggio sulla stessa Fiorentina, ancorata all’undicesimo, almeno momentaneamente, con Bologna e Atalanta. E ora, prima del Milan, la partita di Conference, giovedì 3 ottobre, contro i gallesi del The News Saints. Che non sembrano terribili da affrontare. Anche se la Fiorentina è meglio che non abbia cali di concentrazione
Tabellino e pagelle
EMPOLI (3-5-2): Vasquez 6; Goglichidze 6, Ismajli 6, Viti 6.5; Gyasi 5,5, Anjorin 6 (40’st Haas sv), Grassi 6, Henderson 6 (30’st Ekong sv), Pezzella 6,5; Esposito 6 (30’st Pellegri sv), Colombo 5 (13’st Solbakken 5.5). Allenatore: D’Aversa 6
FIORENTINA (4-2-3-1): De Gea 6; Dodò 6,5, Comuzzo 6, Ranieri 6, Gosens 5,5 (43’st Parisi sv); Bove 5,5, Cataldi 5,5 (21’st Adli sv); Colpani 5 (21’st Ikoné 5,5), Gudmunsson 5 (21’st Beltran 6), Kouamé 5 (36′ st Sottil sv); Kean 6. Allenatore: Palladino 6
ARBITRO: Aureliano di Bologna 6
Ammoniti: Comuzzo
Angoli: 2-4
Recupero: 0′ pt, 4′ st