
SINGAPORE – In “acque torbide”, la fiorentina Ginevra Taddeucci, 28 anni, conquista l’argento mondiale a Singapore. Così come Gregrorio Paltrinieri, 30 anni. L’Italia, dunque, sale due volte sul secondo gradino del podio iridato con l’effetto G’: Ginevra e Gregorio.
Lei di Firenze, lui carpigiano, geograficamente nati sulle pendici opposte degli Appennini, nello sport sono uniti dalla passione del nuoto sulle lunghe distanze e oggi da un meraviglioso argento mondiale nella 10 chilometri.
Ginevra Taddeucci ha coronato la carriera con l’argento iridato, Gregorio Paltrinieri e’ andato a cogliere la diciassettesima medaglia (ottava nel fondo) in 12 anni, ovvero otto edizioni dei Campionati mondiali (la prima a Barcellona 2013 tra le corsie). Quella di Singapore e’ stata una ’10 km delle polemiche’. E ancora una volta a finire nel caos è il nuoto di fondo, quello che si nuota in mare aperto tra le onde, nuovamente bistrattato.
Dopo la grandeur francese affondata nella Senna con rinvii e accuse per le gare dei Giochi olimpici dello scorso anno, ora ci risiamo, dall’altra parte del mondo, a Singapore in Oriente. Gli atleti puntano il dito contro World Aquatics, la gestione complessiva e le scarne comunicazioni.
“E’ stata la peggior organizzazione degli ultimi vent’anni, secondo me abbiamo nuotato nei limiti dei 31 gradi, non si scherza con la salute degli atleti”, ha detto Paltrinieri appena uscito dalle torbide acque della baia di Sentosa dove fino a poche ore dal via la qualità delle acque non consentiva la balneazione. Ma c’è di più: il circuito è stato ricavato non distante da dove si trovano attraccate in rada le navi cargo.
Qualche ora dopo, anche lei con l’argento al collo, forse all’ultima partecipazione ad un Mondiale, Taddeucci ha tuonato: “Organizzazione pessima, irrispettosa verso gli atleti, solo poche ore prima della gara ci hanno svegliato di notte perche’ World Aquatics (federazione mondiale, ndr) scopre problemi sulla qualità dell’acqua: questo non va bene, non si può andare avanti così, non siamo stupidi, siamo gente adulta”.
Ricordando quando accaduto a Parigi 2024, l’azzurra ha precisato, “dopo i disagi patiti alle Olimpiadi trovo assurdo che si ripetano certi errori un anno dopo”.
Gregorio Paltrinieri parte cauto, naviga tra la sesta e la settima posizione. Davanti il tedesco campione uscente Florian Wellbrock e l’ungherese Kristof Rasovszky. All’ultimo giro il nuotatore di Brema sferra l’attacco, risponde il connazionale e vicecampione olimpico Oliver Klemet, poi ‘Greg’ risponde e si mette in sci dei teutonici. A 500 metri i ritmi si alzano ulteriormente. Paltrinieri mette in acqua anima, cuore e soprattutto tattica frutto della tanta esperienza.