
FIRENZE – “A Firenze si registrano sempre più casi di Cin staccati, verniciati o occultati. Molti manager e imprenditori del settore ci segnalano questo fenomeno di vandalismo che peraltro rende più difficile l’identificazione degli immobili e la distinzione delle attività legali da quelle abusive. Esattamente il contrario di quel che viene chiesto da chi vorrebbe maggiori controlli sugli affitti brevi”.
A dirlo è Lorenzo Fagnoni, presidente di Property Managers Italia e Ceo di ApartmentsFlorence, commentando i diversi casi di danneggiamento alle targhe che presentano il Cin, il Codice Identificativo Nazionale per le locazioni turistiche, obbligatorio per legge all’esterno degli appartamenti destinati agli affitti turistici.
Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) per gli affitti brevi è obbligatorio a partire dal 1° gennaio 2025. Questo codice deve essere richiesto e utilizzato in tutti gli annunci di affitto brevi e deve essere esposto all’esterno delle strutture. La richiesta va fatta attraverso la Banca Dati Strutture Ricettive (BDSR) del Ministero del Turismo.
“Questi gesti sono atti vandalici figli del clima d’odio instaurato verso il settore degli affitti brevi – continua Fagnoni –. Ma attaccare e danneggiare chi rispetta le regole non porta soluzioni: anzi, favorisce chi affitta illegalmente. Torniamo a chiedere un confronto serio e costruttivo sul tema degli affitti brevi, nell’interesse del settore turistico e di tutta la città”.
“L’assessore allo Sviluppo Economico Vicini ha lanciato un appello ad abbassare i toni. Noi siamo spesso in forte disaccordo con lui, ma abbiamo sempre espresso civilmente le nostre opinioni e continueremo a muoverci così. Lo stesso non si può dire di chi fa atti vandalici”.